Puntualizzazioni su quanto è accaduto in passato

SIENA. Alla luce di quanto apparso sugli organi di stampa, a proposito del confronto tra candidati Sindaco avvenuto a Siena nei giorni scorsi, vorrei precisare alcuni punti emersi dalla discussione. Vorrei, innanzitutto, chiedere di dare a Cesare quel che è di Cesare, non solo le pugnalate. Partendo da questa premessa ecco alcune puntualizzazioni: se il compito della politica è quello di fare chiarezza, vorrei che i rappresentanti di molte delle liste presenti avessero spiegato perché, anziché chiedere le dimissioni di Mancini nel gennaio 2013 non si sono uniti a Pietraserena che, mio tramite, le ha chieste con una mozione in Consiglio Comunale nel Novembre 2011 (duemilaundici) e perché, poi, non hanno votato la mozione del 3 aprile 2012, abbondantemente emendata con storiche proposte di Pietraserena, e solo per questo anche da me votata. Ci sarebbe voluto troppo coraggio o genuino senso civico? O forse sarebbero andati contro qualche piccolo interesse? Per onor del vero va detto che fu concordata, e sottoscritta insieme a Laura Vigni un’altra interrogazione sulla Banca MPS, molto dura e molto chiara su certi strumenti finanziari oggi sotto la lente, ma tutte le altre forze politiche rappresentate in consiglio comunale, di maggioranza e di opposizione, si sono ben guardate dal sottoscriverla e/o di proporre qualcosa di risolutivo. Vero è che il PDL presentò una mozione alternativa, che a leggerla, però, risultò più vuota di uno di quei pacchi che si potevano comprare c/o alcuni punti di sosta autostradali da certi “pataccari”. In fin dei conti che cosa chiedevo tra l’altro nella mozione del Novembre 2011, poi in gran parte ribadito e ampliato in quelle del 20 gennaio, del 3 e del 16 aprile 2012? Lo elenco in breve:
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Azione di responsabilità da parte di Fondazione MPS nei confronti del CDA di Banca MPS
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Azione di responsabilità del Comune di Siena nei confronti di Fondazione MPS
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Modifica dello statuto di Fondazione MPS
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Completo ricambio del CDA della Banca Mps e della Fondazione MPS
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Garantire l’indipendenza strategica della Banca MPS e del Consorzio Operativo e la salvaguardia dei loro dipendenti.
Sono cose che adesso, a distanza di oltre un anno, tutte le forze politiche dicono di voler perseguire, oggi che, anche grazie ai media nazionali, non è più possibile nascondere nulla e continuare, quindi, ad ingannare i cittadini; speriamo soltanto che non sia troppo tardi. La cosa strana di tutto questo imbroglio è, però, che, mentre alcuni comuni cittadini le cose le sapevano, e le dicevano, chi era dentro negava, e tacciava di malafede e quant’altro i suddetti cittadini onesti e responsabili. Comunque non tutto è ancora perduto e chiedo a Ceccuzzi, rappresentante del PD senese, di invitare i suoi soldatini a dimettersi dalle cariche che hanno in Fondazione MPS, lo stesso vale per Laura Vigni, per la componente ex margherita del baricentro civico, per il PDL: così facendo al “Buon” Mancini che alternativa rimarrebbe se non quella di rimettere il mandato? Avete ancora un’opportunità: fate vedere che non siete il partito del dire, e purtroppo sempre in modo strumentale, ma del fare. Fate vedere ai senesi che meritate la loro fiducia. Mandate a casa i vostri sodali. Mandare a casa una persona giunta a fine mandato, quindi non rieleggerla, chiunque è in grado di farlo. Come vedete il tempo, almeno in questo caso, si è dimostrato galantuomo e ha ridato a Cesare ciò che è di Cesare anche se in quel 3 aprile, non troppo lontano dalle idi di marzo, delle ignobili mani, e delle lingue biforcute, si armarono deliberatamente e firmarono la mia condanna. A loro colgo l’occasione per dire: ci rivedremo a Filippi.
Enzo De Risi