
di Vito Zita
SIENA. Che la Cina si sia aperta ormai da tempo alle regole capitalistiche del mercato non è una novità. Però, a differenza del libero mercato e delle sue regole generali, in Cina vi è una costante vigilanza del governo su tutte le attività, imponendo regole e rigidi controlli, sia quelle per il mercato interno che quelle verso investitori internazionali. L’ultimo esempio è l’atteso regolamento nazionale cinese sul settore del tutoraggio doposcuola (AST), che è stato emanato durante lo scorso weekend dall’Ufficio Generale del Comitato Centrale del CPC e dal Consiglio di Stato.
Il tono duro e le rigide norme imposte del regolatore rientrano nello scenario peggiore tra quelli che si potevano precedentemente prevedere. In buona sostanza i punti principali delle normative sul settore AST sono le seguenti:
- Le aziende del settore AST non sono più autorizzate a fornire i loro servizi durante i giorni festivi, i fine settimana e le pause estive/invernali.
- Non saranno più rilasciate nuove licenze per le aziende K12 AST (tutoraggio fino ai 12 anni) attive su materie accademiche e sui centri di apprendimento pre-scolastici; inoltre le attuali AST dovranno registrarsi nuovamente come entità senza scopo di lucro.
- Sono previste severe restrizioni alle attività nel mercato dei capitali per le società di tutoraggio con focus accademico.
- Non sarà consentita pubblicità per le aziende del settore AST sui principali media, inclusi i nuovi media, gli spazi pubblici, le aree residenziali e le piattaforme online.
Come si vede l’intervento governativo tende a essere più stringente nel settore della formazione scolastica, pilastro fondamentale della formazione dei giovani cinesi anche per quel che riguarda il doposcuola, che è obbligatorio. La popolazione cinese è così suddivisa per fasce di età (dati fonte: index mundi):
0-14 anni: 17,22% (maschi 128.270.371 /femmine 110.120.535)
15-24 anni: 12,32% (maschi 91.443.139 /femmine 79.181.726)
25-54 anni: 47,84% (maschi 338.189.015 /femmine 324.180.103)
55-64 anni: 11,35% (maschi 79.340.391 /femmine 77.857.806)
65 anni ed eccedenza: 11,27% (maschi 74.277.631 /femmine 81.828.269)
Come è comprensibile la scolarizzazione è un tema estremamente importante per la formazione e lo sviluppo della futura classe media e il governo cinese con le sue regole intende mantenere uno stretto controllo sull’attività scolastica primaria, secondaria e accademica oltre che nel settore del tutoraggio. In particolar modo esercita una forte limitazione a società a capitale straniero che intendono operare in quel settore limitandone fortemente gli investimenti. Va bene il capitalismo socialista, ma non si rinuncia al controllo statale.