"È il momento di mettere in campo misure di protezione reale, di rafforzare la formazione per chi rischia di perdere il lavoro, di garantire che nessuno resti solo davanti alle crisi aziendali"

SIENA. «A Sinalunga la realtà è cruda, con 43 operai della ditta Capaccioli che sono senza stipendio. Ma dove vivono i grandi statisti della destra sovranista? Di fronte alla sofferenza di decine di famiglie, il Governo preferisce voltarsi dall’altra parte. Mentre le statistiche ufficiali raccontano una ripresa che nessuno vede, i lavoratori rischiano di non riuscire a crescere con dignità i propri figli. Questa è la realtà che viviamo sul territorio, abbandonati in una situazione intollerabile”: così Bonella Martinozzi, coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle e candidata alle elezioni regionali, capolista nella circoscrizione di Siena.
Martinozzi chiede risposte concrete: «Non ci bastano la retorica e le promesse. Occorre tutelare subito i diritti dei lavoratori e sostenere chi si trova senza mezzi per arrivare a fine mese. È il momento di mettere in campo misure di protezione reale, di rafforzare la formazione per chi rischia di perdere il lavoro, di garantire che nessuno resti solo davanti alle crisi aziendali. A differenza del Governo, noi del Movimento 5 Stelle ci siamo, siamo al fianco delle famiglie colpite e pronti a portare le loro istanze nelle istituzioni».
«Non possiamo permettere che l’Italia diventi il Paese in cui le imprese vengono lasciate fallire e i cittadini a sopravvivere nell’incertezza – continua noi ci batteremo con forza perché le risorse pubbliche vadano a chi crea lavoro vero, non a chi specula. Questa battaglia non è solo degli operai della Capaccioli, ma di tutti coloro che credono in un futuro fatto di dignità, diritti e giustizia sociale. Quando saremo al Governo della Regione, ci impegneremo con determinazione per sostenere i lavoratori in difficoltà e promuovere un’alternativa valida per il loro futuro. Vogliamo che la Regione si impegni a creare programmi di formazione e riqualificazione, di facilitare l’accesso a nuove opportunità imprenditoriali, di aiutare le piccole e medie imprese riducendo la burocrazia e promuovendo l’innovazione. Ma anche a salvaguardare l’economia locale incentivando il turismo sostenibile attraverso lo sviluppo di strategie per attirare visitatori che rispettino l’ambiente e le comunità locali».
«Questo sarà il nostro preciso impegno – conclude – lavorare incessantemente per un futuro migliore, con un’economia più forte e una società più inclusiva. Insieme, grazie ai 23 punti “strappati” a Giani, possiamo guidare il cambiamento e costruire una Toscana Giusta che non solo sopravvive, ma prospera».