Attacco aperto nell
SIENA. (f.t.) “Mano a mano che gli incontri con i cittadini proseguono, mi accorgo che i problemi dei quartieri sono ricorrenti. Questo significa che l’amministrazione ha operato poco e male”. Così Gabriele Corradi nel suo appuntamento con i residenti di Valli, Pispini e Romana. L’incontro si è tenuto ieri sera (15 aprile) nel circolo Mazzola. Tra le questioni all’ordine del giorno, le più importanti sono state il traffico, la sicurezza, il decoro urbano e la vivibilità. Vivibilità intesa in senso ampio, sia dei quartieri che delle strutture pubbliche. Particolare rilievo, infatti, è stato dato al problema delle mense scolastiche. Gli abitanti hanno manifestato prezzi ingiustamente alti. “Quella di Siena – ha precisato Corradi – è la quota più alta della regione. Inoltre, i genitori devono pagare anche per i pasti che i figli non consumano”.
La discussione si è naturalmente allargata alle tematiche cittadine più calde. La situazione della banca, in particolare, è stato un tema ampiamente dibattuto. “L’aumento di capitale approvato in questi giorni – ha detto Pierluigi Piccini nel suo intervento – E’ stato salutato con grandi applausi. La realtà è un’altra. Con questa operazione, sono stati scaricati sulle spalle dei cittadini i risultati di una pessima gestione del vertice”.
Non sono mancati gli attacchi agli avversari nella competizione elettorale: “Il gruppo di potere che ha amministrato Siena per un decennio – ha detto Piccini – ha anteposto gli interessi di partito alle necessità della popolazione. L’agenda è stata dettata da una casta di potere, non dalle problematiche reali dei cittadini”.
Alla discussione ha partecipato anche Claudio Martelli, che si è concentrato su un altro aspetto: “Non è un caso, ma a Siena non si sente la febbre per le elezioni – ha detto – Eppure le amministrative sono di solito quelle più partecipate. La ragione è semplice: una vera e propria casta sta soffocando la città. Siamo abituati a pensare che i sudditi si trovino solo in regimi e dittature lontane, ma anche i sistemi a partito unico sono dittature a tutti gli effetti. A Siena c’è un partito unico da troppo tempo, praticamente da sempre”.
La chiusura, come consuetudine, è spettata al candidato sindaco: “Ho sempre detto che non volevo fare promesse eccetto una, ed anche stasera sarò coerente – ha detto Corradi – Nella mia esperienza lavorativa ho sempre cercato di tenere la porta aperta ai problemi dei colleghi. Se sarò eletto, voglio fare lo stesso. L’unico impegno che prendo è quello di ascoltare i cittadini”.
La discussione si è naturalmente allargata alle tematiche cittadine più calde. La situazione della banca, in particolare, è stato un tema ampiamente dibattuto. “L’aumento di capitale approvato in questi giorni – ha detto Pierluigi Piccini nel suo intervento – E’ stato salutato con grandi applausi. La realtà è un’altra. Con questa operazione, sono stati scaricati sulle spalle dei cittadini i risultati di una pessima gestione del vertice”.
Non sono mancati gli attacchi agli avversari nella competizione elettorale: “Il gruppo di potere che ha amministrato Siena per un decennio – ha detto Piccini – ha anteposto gli interessi di partito alle necessità della popolazione. L’agenda è stata dettata da una casta di potere, non dalle problematiche reali dei cittadini”.
Alla discussione ha partecipato anche Claudio Martelli, che si è concentrato su un altro aspetto: “Non è un caso, ma a Siena non si sente la febbre per le elezioni – ha detto – Eppure le amministrative sono di solito quelle più partecipate. La ragione è semplice: una vera e propria casta sta soffocando la città. Siamo abituati a pensare che i sudditi si trovino solo in regimi e dittature lontane, ma anche i sistemi a partito unico sono dittature a tutti gli effetti. A Siena c’è un partito unico da troppo tempo, praticamente da sempre”.
La chiusura, come consuetudine, è spettata al candidato sindaco: “Ho sempre detto che non volevo fare promesse eccetto una, ed anche stasera sarò coerente – ha detto Corradi – Nella mia esperienza lavorativa ho sempre cercato di tenere la porta aperta ai problemi dei colleghi. Se sarò eletto, voglio fare lo stesso. L’unico impegno che prendo è quello di ascoltare i cittadini”.