Il candidato sindaco Neri interviene dopo l'articolo apparso sul Corriere della Sera

SIENA. Assistiamo, con sconforto e smarrimento, al costante martellamento di notizie sulla Fondazione e sul suo destino nei rapporti con Siena.
L’articolo apparso oggi sul “Corriere della Sera” che, parlando della nuova versione dello statuto della Fondazione redatta dall’avvocato Angelo Benessia, evidenzia come non esista più l’obbligo di mantenere la sede della Banca a Siena produce un vuoto nell’animo di ogni senese. Dopo essere stati travolti dallo sfacelo dei conti, c’è un nuovo boccone amaro da mandare giù: adesso vogliono tagliare in modo definitivo il doppio filo che lega la Fondazione Mps con il suo territorio di appartenenza.
Ce lo saremmo dovuti aspettare, ascoltate le esternazioni dell’onorevole Bindi e degli altri papaveri del Partito Democratico che hanno scaricato le responsabilità della mala gestione Mps sulle spalle delle istituzioni locali. Come se queste non fossero state diretta espressione del loro partito e di quel Ceccuzzi che loro tanto si sbracciano a difendere e che, di fatto, ha deciso le sorti e le nomine di molti degli uomini adesso chiamati a rispondere delle loro azioni.
Mentre Profumo parla di un nuovo socio privato – scatenando le ire di qualche deputato della Fondazione che, improvvisamente, mostra un tardivo ed inutile guizzo d’orgoglio – c’è chi continua a tramare nel silenzio per concludere l’opera di “furto” alla città della sua storica Banca. Non c’è da stare tranquilli: l’intervento dell’opinione pubblica e della politica locale (di quella pulita e lontana dagli accordi di palazzo) deve essere tempestivo e non ammettere sconfitte. Perdere la sede e la direzione generale della Banca vorrebbe dire produrre nuovi devastanti effetti per l’economia cittadina.
Di fronte a questa operazione restare fermi e in silenzio è un “reato” pari a quello che compie chi appoggia e approva un simile “progetto”. Che Mancini si svegli, se intende restare dove sta. Che si sveglino, finalmente, tutti i membri della Fondazione e mettano in atto quanto in loro potere per bloccare questa operazione scellerata. Che Siena tutta protesti!
Eugenio Neri
candidato sindaco di Siena