
All’appuntamento hanno partecipato tra gli altri il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, il presidente della Cia nazionale Giuseppe Politi, oltre ai presidenti di Cia Toscana, Giordano Pascucci, e Siena, Roberto Bartolini. Presenti anche pensionati dell’agricoltura provenienti da tutta la regione.
"L’obiettivo – ha spiegato Enio Niccolini, presidente regionale della Anp – è proprio quello di salvare dalla scomparsa le tradizioni rurali dei nostri territori. Un patrimonio di cultura che ha visto convivere per secoli, contadini, artigiani, ed altre figure delle campagne e piccoli centri abitati. Stiamo vivendo l’ultima generazione che possiede un patrimonio di conoscenze di questo tipo, dopo di che tutto andrà perduto".
Grazie al progetto della Cia Toscana e delle Cia provinciali, con il lavoro dell’Associazione pensionati, verrà raccolto e conservato tutto il materiale esistente (foto, video, testi) e saranno fatte interviste per tramandare racconti ed esperienze passate.
L’Associazione Pensionati della Cia Toscana ritiene di poter offrire un positivo contributo dando vita ad un progetto di rilancio dell’identità rurale.
"Nel mondo contadino infatti – ha aggiunto Fabio Marzini, presidente dei pensionati Cia Siena -, erano condensate non solo lavoro della terra, ma anche attività artigianali e ambientali, tipici di una “comunità autosufficiente” che la storia della mezzadria ha rappresentato per secoli e che le generazioni future rischiano di non conoscere".
Nelle conoscenze, nelle tradizioni e nella cultura popolare delle aree rurali sussistono valori che se diffusi – hanno spiegato le associazioni pensionati -, possono contribuire a migliorare gli stili di vita delle future generazioni. Per trovare il modo di collegare i nostri anziani con i più giovani per conoscere meglio l’ambiente rurale, le produzioni vegetali ed animali, la cucina salubre e genuina.