L'associazione chiede anche di approfondire la vicenda Mps - Unipol per la scalata a Bnl dove Ceccuzzi sarebbe stato chiamato in causa
SIENA. “I Garanti del Partito democratico verifichino le notizie riguardanti i rapporti tra l’ex sindaco di Siena Franco Ceccuzzi con il direttore centrale dell’area finanza Mps, Gianluca Baldassarri. Così come il Collegio di garanzia del Pd valuti le dichiarazioni dell’ex manager di Unipol, Gianni Consorte, sull’eventuale ruolo avuto da Ceccuzzi nelle trattative tra Unipol e Mps per la scalata Bnl del 2005”. E’ quanto chiede l’associazione di Siena “Confronti”, componente del Pd, in una lettera al presidente dei Garanti Pd, Luigi Berlinguer, facendo seguito alle comunicazioni già inviate nei giorni scorsi.
“In un articolo del ‘Sole 24 ore’ – spiega ‘Confronti’ – viene riportato che il direttore finanziario di Mps Gianluca Baldassarri, al centro delle indagini della magistratura per la vicenda dei derivati, sia un ‘manager vicino all’ex presidente Giuseppe Mussari e all’ex sindaco Franco Ceccuzzi’. Alla luce del ruolo che ha rivestito e riveste Ceccuzzi nel Pd di Siena e dell’iscrizione di Mussari prima ai Ds e poi al Pd di Siena, è urgente una valutazione immediata del collegio dei Garanti su questa notizia, per appurarne l’eventuale fondatezza”.
“All’attenzione del prof. Berlinguer e dei Garanti Pd – prosegue l’associazione senese – va posta anche l’intervista rilasciata dall’ex amministratore delegato di Unipol, Gianni Consorte, al ‘Fatto Quotidiano’, nella quale vengono riferite telefonate tra l’allora segretario dei Ds, Piero Fassino, e il segretario provinciale dei Ds, Ceccuzzi, nell’ambito della trattativa tra Unipol e Mps per la partecipazione alla tentata scalata a Bnl del 2005. In quelle telefonate Fassino voleva convincere Ceccuzzi a partecipare all’affare Unipol. E’ evidente il grave e negativo intreccio tra politica e banca, tra Ceccuzzi e Mussari, tra Pds, Ds, Pd e gestione diretta del Monte dei Paschi. Occorre appurare se quelle telefonate siano veramente intercorse e, di conseguenza, a che titolo una trattativa economico-finanziaria veniva condotta da esponenti politici”.