Porciatti, presidente Fipe: “La realizzazione di eventi di qualità in sinergia con i Comuni è la chiave per valorizzare il territorio e attrarre turismo d'eccellenza”

SIENA. “C’è un calo generalizzato sulle prenotazioni e sulle presenze turistiche a Siena. Qui si va oltre il fenomeno del mordi e fuggi. Ci sono meno persone che arrivano e quindi dormono, siedono al ristorante, prendono un caffè ecc. Bene il confronto con le categorie. Ma servono strumenti di gestione della destinazione”.
Parte da qui Daniele Pracchia, direttore Confcommercio Siena, per commentare l’estate senese, decisamente in salita per gli operatori turistici così come per ristoratori e bar. Il calo del turismo a Siena non è solo un problema temporaneo, ma un campanello d’allarme che richiede un cambio di passo strategico. “Dobbiamo lavorare – dice – per realizzare un modello operativo necessario per affrontare le crisi e garantire un futuro sostenibile al turismo. È lo strumento per passare dalle parole ai fatti. Non più solo promozione, ma una gestione integrata dell’intera destinazione, che considera ogni aspetto, dall’accoglienza all’accessibilità, al contesto urbano, alla sostenibilità e all’innovazione”.
“Ci sono delle attività in città che lamentano un meno 27% di prenotazioni ed esercenti che all’ora di pranzo fanno fatica – continua il direttore – Dobbiamo agire in maniera concreta dando spazio ai fatti. Con il Comune di Siena e la Dmo Destination Management Organization Terre di Siena stiamo impostando il percorso purtroppo però molto lentamente. Questo lavoro è utile per lavorare in un’ottica di destinazione, correggendo le criticità che sappiamo di avere. I punti deboli che i nostri operatori e i turisti stessi ci segnalano vanno presi in carico. Governance vuol dire sviluppare una visione unica e condivisa, vuol dire coordinamento, vuol dire lavoro insieme Comune, associazioni, operatori privati, associazioni culturali e ogni altra realtà legata al turismo”.
“Per essere concreti: serve una programmazione delle attività da lanciare già a inizio anno e che copra tutti i mesi, programmazione attrattiva, di valore. Lucca per l’estate e Arezzo per l’inverno sono due esempi, ne possiamo fare tanti altri. Siena ha tutto per poterlo fare: storia, enogastronomia, qualità, grandi spazi museali, identità – osserva Pracchia – I grandi eventi, come Mercato, Wine&Siena, ad esempio, hanno bisogno di avere certezze mesi in anticipo per poter essere lanciati e presentati, per poter creare pacchetti turistici, coinvolgere le attività di ristorazione, sviluppare eventi correlati sul territorio e con il territorio. Ci sono oggi strumenti essenziali: big data, intelligenza artificiale, monitoraggio flussi, previsioni, personalizzazione dell’offerta, ottimizzazione della gestione dei servizi, creazione di nuove esperienze basate sulla cultura, enogastronomia e artigianato locale, che vadano oltre i circuiti tradizionali e incoraggino una permanenza più lunga”
“Le crisi – fa notare il direttore riguardano tutte le destinazioni, Siena paga la mancanza di un modello di gestione degli ultimi anni. Avere strumenti per reagire e riprogrammare fa la differenza. Ci sono poi le questioni sui servizi come rifiuti e acqua che qui hanno prezzi più alti, la questione dei trasporti per arrivare in centro, le complessità aggiunte dalla nuova normativa della Y storica Non da ora poniamo queste questioni. E’ il momento di dare risposte”.
“La realizzazione di eventi di qualità in sinergia con i Comuni è la chiave per valorizzare il territorio e attrarre un turismo d’eccellenza, qualificato e attento – dice Davide Porciatti, presidente Fipe Confcommercio Siena – La ristorazione è un settore strategico e di eccellenza e lo vuole essere sempre più nel panorama nazionale e internazionale. Per noi è fondamentale il coinvolgimento attivo degli operatori nelle iniziative promosse dalle amministrazioni comunali, il dialogo costante e costruttivo. I ristoratori possono e devono essere protagonisti nella co-progettazione di eventi e manifestazioni che animano le nostre città e i nostri borghi. In possiamo lavorare sulla promozione di eventi sportivi di qualità, rafforzare collaborazione con gli eventi già presenti e tanto altro”.
“Tutti gli operatori sollevano questioni simili – osserva Mirko Ferrucci, consiglio direttivo Fipe ribadisce – Un approccio di destinazione turistica ci consente di identificare i problemi e di affrontarli con soluzioni condivise e integrate. In questa ottica si danno risposte ai servizi per arrivare in centro, taxi, parcheggi, promozione, a iniziative capaci di attrarre le persone e farle rimane qui per un tempo più lungo”.
“Ci vuole una gestione organica e di qualità del tessuto cittadino. In questo contesto che si devono inserire anche le risposte che attendiamo per esempio sui dehors – continua Ferrucci – In tutti i paesi del Chianti, Valdorcia ecc…. soluzioni si sono trovate. Siena è sì patrimonio dell’Unesco, il che non deve significare non trovare risposte, dire no a fioriere, insegne ecc.. Un’offerta attraente e attrattiva è legata a doppio filo anche a questi aspetti. Il Comune chiaramente ha un ruolo e lo svolge su tutti questi aspetti insieme alle categorie, con la Dmo, in una visione lunga, di qualità e di miglioramento continuo, sfida, quest’ultima che riguarda tutti e che noi siamo pronti a giocare”.