La consigliera comunale propone due variazioni

Questa la formulazione da me proposta:
1. Nei rapporti privati il dipendente non sfrutta la posizione che ricopre nel Comune per ottenere vantaggi personali e si comporta in maniera leale nei confronti dell’istituzione. Fatti salvi i diritti di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali, il dipendente non deve fare dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti dell’istituzione e deve mantenere un comportamento consono al decoro richiesto ad un pubblico dipendente. In particolare non dovrà assumere atteggiamenti maleducati, tracotanti o irrispettosi nei confronti di terzi da cui possa in qualunque modo derivare danno d’immagine all’istituzione.
2. Il diritto di critica del lavoratore nei confronti dell’amministrazione è accettato sia come tutela della posizione di dipendente che in quella di cittadino, ma deve esplicarsi con modalità opportune dettate dalla buona educazione. L’eventuale formulazione di opinioni ed espressioni, anche apertamente polemiche, oltre a rispondere a veridicità, deve rientrare nei parametri di correttezza e civiltà, specie se tale critica è esternata pubblicamente, attraverso dichiarazioni alla stampa, radio e tv o attraverso la rete internet con post su forum, blog, social network, ecc.”
Laura Vigni, consigliere comunale “Sinistra per Siena, RC, SsM”