Obiettivo primario della Fondazione mantenere il valore del patrimonio

SIENA. (a. m.) Il neopresidente della Fondazione Monte dei Paschi ha ufficialemnete incontrato stamane (18 agosto) la stampa. Clarich ha confermato che c’è grande attenzione da parte di Btg Pactual e Fintech sulle nomine dei vertici della banca in scadenza a primavera 2015; fatta salva la disponibilità dell’attuale presidente, Alessandro Profumo, e dell’ad Fabrizio Viola. “Dovremo certamente valutare anche la disponibilità dell’attuale presidente e Ad, e poi confrontarci anche con i pattisti (Clarich ha incontrato l’uno e gli altri -ndr), che hanno confermato interesse non effimero nel medio periodo sulla gestione della banca”.
A fine luglio Btg e Fintech hanno inviato alla Fondazione una lettera che esprime il loro rammarico per la mancata sostituzione di due dei quattro consiglieri nominati da Palazzo Sansedoni nel cda della banca con due scelti dai due fondi con cui l’elnte ha stretto un patto. Il neopresidente spera ci possano essere novità già nella prossima riunione del consiglio di amministrazione di Mps ai primi di settembre, ma evidentemente i due pattisti speravano in una soluzione più rapida.
Per farli dimettere “non abbiamo strumenti coattivi” ma spero “dimostreranno la loro disponibilità e faranno prevalere l’interesse generale”, ha puntualizzato Clarich.
Per quanto riguarda la nomina a presidente della Fondazione, Clarich ha sottolineato ancora una volta la propria indipendenza: “Sono molto contento di come è andatala vicenda della mia nomina. “E’ stata una sorpresa anche per me. Perché non ho avuto e non ho rapporti organici con partiti e organizzazioni a cui render conto. Sonoconsapevole dell’importanza di questo incarico a cui dedicherò il tempo necessario dando il massimo contribuito possibile”, sottolineando che “indipendenza non vuol dire autoreferenzialita’ ed essere chiusi in una stanza senza contatti con l’esterno. Avrò rapporti istituzionali e sentirò le voci rilevanti, poi deciderò cosa fare in scienza e coscienza. In ogni caso è importante il confronto con gli altri”.
“L’obiettivo primario della Fondazione Mps è mantenere il valore del patrimonio. Quello che è successo è successo – ha aggiunto – ma ora occorre ripartire al meglio, gestire il presente. Il patrimonio deve essere investito bene. In ogni caso dobbiamo ancora immaginare le strategie, puntando a investimenti che diano un reddito sicuro per le erogazioni senza operazioni speculative. L’attuale – ha ricordato – è una fase di transizione tra eccezionalità e normalità che non è ancora conclusa: non è più una fase tra la vita e la morte ma neanche di tranquilla routine”. Il provveditore Granata è intervenuto per spiegare che la Fondazione, dopo la discesa al 2,5% in Mps, dispone di risorse liquide per oltre 400 milioni di euro. “Al momento sono investiti in depositi a medio termine. Definiremo poi le strategie di asset allocation con operatori specializzati ma anche con soluzioni intermedie che possano prevedere una gestione degli investimenti anche con le risorse interne della Fondazione. Valuteremo anche il percorso che e’ stato intrapreso dalle altre fondazioni”.
Il neopresidente della Fondazione intende sciogliere qualsiasi possibile conflitto d’interesse: “Sono commissario straordinario del Credito sportivo da due anni e mezzo e al Credito sportivo arriveranno presto le nuove nomine”, ha rispsoto alla domanda sull’eventuale conflitto tra la presidenza della Fondazione Mps e l’incarico di commissario straordinario al Credito sportivo (di cui Mps è azionista con una quota di poco superiore al 2%). “Domani andrò anche in Banca d’Italia a verificare eventuali posizioni di conflitto d’interesse che possono derivare da altri incarichi che ricopro, in particolare mi riferisco alla Banca di Loreto”,
“Le azioni di responsabilita’ ritengo che siano intoccabili per varie ragioni – ha spiegato – attenderemo le repliche delle controparti per valutare la fondatezza”, che – pare – “non arriveranno prima del maggio 2015”. La situazione sarà valutata con il consulente legale De Nova. Vlarich considera “irresponsabile ritirare le azioni appena notificate, che invece devono andare avanti”. Su un eventuale allargamento dell’azione di responsabilità alle autorità vigilanti, il presidente ha ricordato che “c’è un problema di prescrizione. E’ inutile parlarne”.
A fine luglio Btg e Fintech hanno inviato alla Fondazione una lettera che esprime il loro rammarico per la mancata sostituzione di due dei quattro consiglieri nominati da Palazzo Sansedoni nel cda della banca con due scelti dai due fondi con cui l’elnte ha stretto un patto. Il neopresidente spera ci possano essere novità già nella prossima riunione del consiglio di amministrazione di Mps ai primi di settembre, ma evidentemente i due pattisti speravano in una soluzione più rapida.
Per farli dimettere “non abbiamo strumenti coattivi” ma spero “dimostreranno la loro disponibilità e faranno prevalere l’interesse generale”, ha puntualizzato Clarich.
Per quanto riguarda la nomina a presidente della Fondazione, Clarich ha sottolineato ancora una volta la propria indipendenza: “Sono molto contento di come è andatala vicenda della mia nomina. “E’ stata una sorpresa anche per me. Perché non ho avuto e non ho rapporti organici con partiti e organizzazioni a cui render conto. Sonoconsapevole dell’importanza di questo incarico a cui dedicherò il tempo necessario dando il massimo contribuito possibile”, sottolineando che “indipendenza non vuol dire autoreferenzialita’ ed essere chiusi in una stanza senza contatti con l’esterno. Avrò rapporti istituzionali e sentirò le voci rilevanti, poi deciderò cosa fare in scienza e coscienza. In ogni caso è importante il confronto con gli altri”.
“L’obiettivo primario della Fondazione Mps è mantenere il valore del patrimonio. Quello che è successo è successo – ha aggiunto – ma ora occorre ripartire al meglio, gestire il presente. Il patrimonio deve essere investito bene. In ogni caso dobbiamo ancora immaginare le strategie, puntando a investimenti che diano un reddito sicuro per le erogazioni senza operazioni speculative. L’attuale – ha ricordato – è una fase di transizione tra eccezionalità e normalità che non è ancora conclusa: non è più una fase tra la vita e la morte ma neanche di tranquilla routine”. Il provveditore Granata è intervenuto per spiegare che la Fondazione, dopo la discesa al 2,5% in Mps, dispone di risorse liquide per oltre 400 milioni di euro. “Al momento sono investiti in depositi a medio termine. Definiremo poi le strategie di asset allocation con operatori specializzati ma anche con soluzioni intermedie che possano prevedere una gestione degli investimenti anche con le risorse interne della Fondazione. Valuteremo anche il percorso che e’ stato intrapreso dalle altre fondazioni”.
Il neopresidente della Fondazione intende sciogliere qualsiasi possibile conflitto d’interesse: “Sono commissario straordinario del Credito sportivo da due anni e mezzo e al Credito sportivo arriveranno presto le nuove nomine”, ha rispsoto alla domanda sull’eventuale conflitto tra la presidenza della Fondazione Mps e l’incarico di commissario straordinario al Credito sportivo (di cui Mps è azionista con una quota di poco superiore al 2%). “Domani andrò anche in Banca d’Italia a verificare eventuali posizioni di conflitto d’interesse che possono derivare da altri incarichi che ricopro, in particolare mi riferisco alla Banca di Loreto”,
“Le azioni di responsabilita’ ritengo che siano intoccabili per varie ragioni – ha spiegato – attenderemo le repliche delle controparti per valutare la fondatezza”, che – pare – “non arriveranno prima del maggio 2015”. La situazione sarà valutata con il consulente legale De Nova. Vlarich considera “irresponsabile ritirare le azioni appena notificate, che invece devono andare avanti”. Su un eventuale allargamento dell’azione di responsabilità alle autorità vigilanti, il presidente ha ricordato che “c’è un problema di prescrizione. E’ inutile parlarne”.