Il professore intervistato da "Il Piccolo"
TRIESTE, Il triestino Marcello Clarich ha rilasciato un’intervista al quotidiano locale “Il Piccolo”. Dopo una dettagliata presentazione del professore (con la pubblicazione del ricco curriculum), il quotidiano entra nel vivo, sottoponendo Clarich ad una serie di domande sulla Fondazione Mps, di cui è stato nominato presidente nei giorni scorsi.
Per il neo-presidente “La Fondazione dovrà avere un ruolo aggregante sondando possibili alleanze nel patto anche con altri soci di rilievo di Monte dei Paschi Banca come la compagnia assicurativa Axa (i francesi hanno il 3,725%, primo azionista è la società Usa di gestione del risparmio York Capital con il 5%, ndr). Mi sono già incontrato con i rappresentanti di Big Pactual e Fintech durante il Palio del 16 agosto verificando convergenze di interessi nel medio periodo anche dopo la scadenza. L’obiettivo è dare stabilità alla banca”.
“E’ indubbio – dice Clarich –che il legame fra Fondazione e banca si è allentato. Per questo ritengo che debba accentuare la sua anima di promozione e sostegno sociale e culturale al territorio anche se le risorse sono molto limitate. Oggi eroghiamo 5-7 milioni rispetto ai quasi 200 degli anni d’oro. Siena era la seconda Fondazione per patrimonio in Italia dopo Cariplo, oggi è al quindicesimo posto. Bisogna evitare le erogazioni a pioggia e diversificare gli investimenti mantenendo il valore del patrimonio nel lungo periodo. Sarà la Deputazione a scegliere le priorità”.
Per l’intervista completa clicca qui.
Per il neo-presidente “La Fondazione dovrà avere un ruolo aggregante sondando possibili alleanze nel patto anche con altri soci di rilievo di Monte dei Paschi Banca come la compagnia assicurativa Axa (i francesi hanno il 3,725%, primo azionista è la società Usa di gestione del risparmio York Capital con il 5%, ndr). Mi sono già incontrato con i rappresentanti di Big Pactual e Fintech durante il Palio del 16 agosto verificando convergenze di interessi nel medio periodo anche dopo la scadenza. L’obiettivo è dare stabilità alla banca”.
“E’ indubbio – dice Clarich –che il legame fra Fondazione e banca si è allentato. Per questo ritengo che debba accentuare la sua anima di promozione e sostegno sociale e culturale al territorio anche se le risorse sono molto limitate. Oggi eroghiamo 5-7 milioni rispetto ai quasi 200 degli anni d’oro. Siena era la seconda Fondazione per patrimonio in Italia dopo Cariplo, oggi è al quindicesimo posto. Bisogna evitare le erogazioni a pioggia e diversificare gli investimenti mantenendo il valore del patrimonio nel lungo periodo. Sarà la Deputazione a scegliere le priorità”.
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