Acqua: garantire a tutti un servizio di massima qualità a tariffe eque
SIENA. Insieme alle elezioni comunali del 15 e 16 maggio, sarà il referendum sull’acqua l’altra importante battaglia di questa primavera, in programma il 12 e 13 giugno. La mia posizione sui due quesiti referendari è chiara: “Sì” all’acqua come bene comune e “Si” all’eliminazione delle norme che in questi anni hanno spinto verso la privatizzazione della risorsa idrica. L’acqua è un diritto umano universale, ma il governo Berlusconi ha deciso di consegnarla ai privati e alle multinazionali. Il decreto Ronchi, infatti, che contiene le norme sulla privatizzazione dell’acqua, sottrae alle comunità locali la possibilità di scelta e le obbliga a svendere un patrimonio prezioso per la collettività.
Per questo dobbiamo lavorare per garantire a tutti un servizio di massima qualità a tariffe eque. La gestione industriale del servizio idrico deve rimanere a maggioranza pubblica, ottimizzare costi, ridurre sprechi ed inefficienze. Per quanto riguarda la nostra città, la tutela dell’acqua come bene pubblico si inscrive in quelle unicità senesi che vanno tutelate. Del resto l’acqua e l’accesso alla risorsa idrica rappresentano parte integrante e costante della storia della nostra città. L’inestimabile patrimonio dei bottini, per esempio, dovrà essere messo al centro dell’attenzione del Comune di Siena per la sua salvaguardia e tutela. Con lo stesso impegno dovremo valorizzare il Museo dell’acqua, centrale per promuovere la cultura di questo bene pubblico insostituibile, dal quale emerge il grande ingegno con il quale i senesi sono riusciti, nel corso dei secoli, a dotare la città di fonti di approvvigionamento idrico indispensabili per la vita e per ogni tipo di attività.
Se sarò eletto sindaco, inoltre, il Comune parteciperà alle decisioni che dovranno essere assunte dalla Regione Toscana sulla riorganizzazione del servizio idrico, per rafforzare le funzioni di programmazione e controllo sulla gestione integrata e sostenibile della risorsa idrica. Dovremo, inoltre, mettere in atto tutte quelle iniziative perché il soggetto gestore garantisca il rispetto degli standard di qualità ambientale e l’erogazione del servizio verso i cittadini, le famiglie e le imprese con campagne tese a promuovere il corretto uso della risorsa; il risparmio e il riuso. La sfida futura per Siena, poi, sarà quella di proseguire nella realizzazione dell’Anello senese, la nuova condotta di adduzione che servirà ad ottimizzare il sistema di approvvigionamento idrico di Siena e della sua provincia. Sono impegni e scommesse che la nuova amministrazione dovrà portare avanti. Ma ora dobbiamo vincere la battaglia di civiltà contro la consegna di un bene pubblico ai privati. Votare due “Sì” il 12 e 13 giugno significa fare un passo in avanti per dare a un settore complesso come quello dell’acqua una visione di insieme e un quadro di regole certe, che oggi manca per la frammentazione creata dal governo. Solo così potremo cogliere gli obiettivi di equità, solidarietà, riequilibrio territoriale, rispetto per l`ambiente che ci stanno a cuore.
Franco Ceccuzzi – Candidato sindaco di Siena per il Centrosinistra
(Foto di Corrado De Serio)
Per questo dobbiamo lavorare per garantire a tutti un servizio di massima qualità a tariffe eque. La gestione industriale del servizio idrico deve rimanere a maggioranza pubblica, ottimizzare costi, ridurre sprechi ed inefficienze. Per quanto riguarda la nostra città, la tutela dell’acqua come bene pubblico si inscrive in quelle unicità senesi che vanno tutelate. Del resto l’acqua e l’accesso alla risorsa idrica rappresentano parte integrante e costante della storia della nostra città. L’inestimabile patrimonio dei bottini, per esempio, dovrà essere messo al centro dell’attenzione del Comune di Siena per la sua salvaguardia e tutela. Con lo stesso impegno dovremo valorizzare il Museo dell’acqua, centrale per promuovere la cultura di questo bene pubblico insostituibile, dal quale emerge il grande ingegno con il quale i senesi sono riusciti, nel corso dei secoli, a dotare la città di fonti di approvvigionamento idrico indispensabili per la vita e per ogni tipo di attività.
Se sarò eletto sindaco, inoltre, il Comune parteciperà alle decisioni che dovranno essere assunte dalla Regione Toscana sulla riorganizzazione del servizio idrico, per rafforzare le funzioni di programmazione e controllo sulla gestione integrata e sostenibile della risorsa idrica. Dovremo, inoltre, mettere in atto tutte quelle iniziative perché il soggetto gestore garantisca il rispetto degli standard di qualità ambientale e l’erogazione del servizio verso i cittadini, le famiglie e le imprese con campagne tese a promuovere il corretto uso della risorsa; il risparmio e il riuso. La sfida futura per Siena, poi, sarà quella di proseguire nella realizzazione dell’Anello senese, la nuova condotta di adduzione che servirà ad ottimizzare il sistema di approvvigionamento idrico di Siena e della sua provincia. Sono impegni e scommesse che la nuova amministrazione dovrà portare avanti. Ma ora dobbiamo vincere la battaglia di civiltà contro la consegna di un bene pubblico ai privati. Votare due “Sì” il 12 e 13 giugno significa fare un passo in avanti per dare a un settore complesso come quello dell’acqua una visione di insieme e un quadro di regole certe, che oggi manca per la frammentazione creata dal governo. Solo così potremo cogliere gli obiettivi di equità, solidarietà, riequilibrio territoriale, rispetto per l`ambiente che ci stanno a cuore.
Franco Ceccuzzi – Candidato sindaco di Siena per il Centrosinistra
(Foto di Corrado De Serio)