4,6 milioni di immobilizzazioni, 38,9 milioni di attivo circolante, 1,3 milioni di patrimonio netto, 7,3 milioni nel fondo rischi

Alcuni numeri che fotografano l’attuale situazione di Cb6: 4,6 milioni di immobilizzazioni, 38,9 milioni di attivo circolante, 1,3 milioni di patrimonio netto, 7,3 milioni nel fondo rischi. E ancora un indebitamento molto basso, che supera di poco i 6 milioni (di questi poco più di un milione per mutui); 25 milioni di crediti, in gran parte nei confronti della Regione e di ministeri per contributi straordinari assegnati ma ancora da incassare per progetti strategici sull’irrigazione. Infine: un utile di bilancio di circa 23mila euro.
“Un bilancio solido – riflette Cagnani – con una buona liquidità che ci permette di guardare con serenità al futuro e che ci ha anche consentito un cospicuo accantonamento nel fondo di svalutazione. Parliamo di uno strumento fondamentale, che protegge il bilancio dai rischi di una mancata riscossione. Possiamo dire di non avere interessi passivi, perché non abbiamo mai chiesto soldi alle banche, mentre sui nostri conti maturano interessi attivi. Fondi che possiamo reinvestire nelle nostre attività, al servizio della comunità”.
“Ci piace sottolineare che il Consorzio continua a crescere – conclude Cagnani – con i dipendenti che sono passati da 104 a 108, e che paghiamo i nostri fornitori, per gran parte aziende del territorio, con 9,6 giorni di anticipo rispetto alla scadenza contrattuale”.
Prima dell’approvazione in assemblea, il bilancio aveva ricevuto parere favorevole da parte della società di revisione Crowe Bompani e del revisore dei conti Franco Montanelli. “Questo bilancio – ha detto Montanelli – fotografa una gestione che va ad equilibrare entrate e spese in un’idea di sviluppo dell’ente senza incidere sui cittadini”. Il contributo, infatti, negli ultimi nove anni ha avuto un aumento medio dell’1,3%, necessario ad assorbire gli aumenti dei costi energetici e delle materie prime che il Consorzio ha dovuto affrontare in una situazione congiunturale (Covid, guerre, crisi energetiche) particolarmente complessa.
L’assemblea ha approvato, sempre all’unanimità, anche il piano triennale dell’informatica, illustrato da Vito Cognata, responsabile area staff di Cb6. “E’ una sfida che lancia l’Europa e che noi dobbiamo raccogliere tutti insieme – ha spiegato – lungo la strada della digitalizzazione e dell’accessibilità. E’ un piano che si evolverà nel tempo, per adeguarsi alle normative che cambiano e a una tecnologia in continua evoluzione”. Tra gli altri interventi previsti un nuovo sito internet, accessibile a tutti nel rispetto delle normative Agid, e un ufficio per la transizione digitale. “Un processo che nel nostro ente – ha ricordato Cognata – è in atto da tempo”.
Passando poi alle attività più interne all’ente, ancora all’unanimità è arrivato il via libera al regolamento sui servizi tecnici (ripartizione dell’incentivo per le funzioni tecniche, acquisti e forniture), che è stato illustrato da Roberto Tasselli, direttore area progettazione.