La tariffa a Siena è l'ottava più alta d'Italia
SIENA. “Appurato l’esito del referendum sulla gestione del servizio idrico con la vittoria del fronte del ‘si’, cui CasaPound Italia ha partecipato fino al culmine dell’azione nazionale effettuata a Siena, nei maggiori centri del territorio ed in altre cinquanta province italiane, ci poniamo l’interrogativo: e adesso?
Senza metter fretta ad un’amministrazione appena insediatasi, la nostra associazione ritiene urgente, per i cittadini senesi tutti, capire come una maggioranza postasi in controtendenza rispetto alla precedente in campagna elettorale ed in nettissimo favore dei ‘quattro sì’ in quella referendaria, intenda comportarsi nei confronti del servizio idrico senese. Cosa intende fare ad esempio nei confronti della tariffa dell’acqua che a Siena è l’ottava più alta d’Italia?”
“Con l’abrogazione dell’articolo 23 della legge 133/2008 è stata eliminata la possibilità per il soggetto privato di partecipare alla gestione del servizio idrico. Considerando che il 40% del capitale azionario di Acquedotto del Fiora S.p.a. è attualmente di proprietà dell’Associazione Temporanea di Imprese, come sarà costituito il nuovo capitale sociale? Dovranno essere corrisposti indennizzi a questi privati? Quanto inciderà ciò sulle spese dell’amministrazione comunale in un’ottica di riduzione della tariffa?”.
Gabriele Taddei – Responsabile provinciale CasaPound Italia Nucleo Territoriale di Siena
Marco Del Dottore – Consigliere al Comune di Siena
Senza metter fretta ad un’amministrazione appena insediatasi, la nostra associazione ritiene urgente, per i cittadini senesi tutti, capire come una maggioranza postasi in controtendenza rispetto alla precedente in campagna elettorale ed in nettissimo favore dei ‘quattro sì’ in quella referendaria, intenda comportarsi nei confronti del servizio idrico senese. Cosa intende fare ad esempio nei confronti della tariffa dell’acqua che a Siena è l’ottava più alta d’Italia?”
“Con l’abrogazione dell’articolo 23 della legge 133/2008 è stata eliminata la possibilità per il soggetto privato di partecipare alla gestione del servizio idrico. Considerando che il 40% del capitale azionario di Acquedotto del Fiora S.p.a. è attualmente di proprietà dell’Associazione Temporanea di Imprese, come sarà costituito il nuovo capitale sociale? Dovranno essere corrisposti indennizzi a questi privati? Quanto inciderà ciò sulle spese dell’amministrazione comunale in un’ottica di riduzione della tariffa?”.
Gabriele Taddei – Responsabile provinciale CasaPound Italia Nucleo Territoriale di Siena
Marco Del Dottore – Consigliere al Comune di Siena