L'Associazione per un uso sociale di Ampugnano sbugiarda il vicesindaco

SIENA. Dall’Associazione per un uso sociale di Ampugnano riceviamo e pubblichiamo.
“In una recente intervista tv il vicesindaco di Siena ha fatto tutta una serie di affermazioni su Ampugnano, che veramente lasciano stupiti. Un politico che ricopre incarichi importanti nella pubblica amministrazione ha il dovere di documentarsi, prima di pronunciarsi su questioni che dimostra di non conoscere.
Secondo il vicesindaco, il Governo avrebbe deciso di mettere sul territorio 34 milioni e che tali finanziamenti non era possibile destinarli ad altra struttura. Se si fosse informato meglio, avrebbe scoperto che il governo non ci ha messo e non ci metterà un euro.
I 34 milioni che, come hanno annunciato nella conferenza stampa, investiranno su Ampugnano, sono soldi di ENAC, che investirà servendosi di Enac Servizi e provengono dal proprio avanzo di amministrazione. Avanzo che per il 2024 è stato superiore a 500 milioni di euro.
Una delle ragioni plausibili per cui Enac investe tutto questo danaro pubblico negli aeroporti sta nel fatto che, essendo un ente pubblico non economico, non può mantenere nel suo bilancio residui attivi di questa portata.
Il Governo non ha nulla a che vedere con questi finanziamenti e forse il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti avrebbe fatto bene a esercitare il suo ruolo di controllo e vigilanza su Enac, anche per impedire il proposito di finanziare le sicure perdite con i ricavi di un impianto solare da 25 MW con il beneplacito degli amministratori di Siena.
E’ incomprensibile come un ente non economico e che per statuto è “l’Autorità unica di regolazione, certificazione e sorveglianza nel settore del trasporto aereo” possa agire sul mercato diventando produttore di energia sia pure attraverso la sua società in-house, sulla quale ENAC esercita un controllo analogo.
Il vicesindaco di Siena prima di dare il suo assenso incondizionato a tutta questa operazione propagandistica che non ha nulla a che vedere con gli interessi della popolazione locale avrebbe fatto bene a porsi alcuni interrogativi”.