
COLLE DI VAL D'ELSA. Proseguono gli scioperi contro la cassa integrazione straordinaria stabilita dall'azienda Rcr.
"Dopo le 24 ore di sciopero di ieri (15 giugno) dei lavoratori della RCR Cristalleria Italiana s.p.a. di Colle di Val d’Elsa, dopo i quattro presidi davanti all’Azienda, al Comune di Colle, alla banca MPS e al palazzo di Prefettura e Provincia e gli incontri delle delegazioni con il Sindaco di Colle di Val d’Elsa ed il Prefetto, oggi la RSU della RCR ha indetto un pacchetto ore di sciopero da effettuare nel corso dei prossimi giorni, almeno fino all’incontro previsto presso l’Amministrazione Provinciale per lunedì (22 giugno)".
Non si interrompe neppure la reazione politica alla crisi dell'azienda del cristallo valdelsano. Dopo la partecipazione del segretario provinciale del Pd, Elisa Meloni e dell'onorevole Susanna Cenni al presidio dei lavoratori di ieri (15 giugno) davanti al palazzo della Provincia, oggi (16 giugno) l'intervento della Lega Nord.
"Al termine dell'incontro avuto prima delle elezioni con le RSU della RCR CALP, alla presenza del Deputato leghista Polledri (membro della Commissione Bilancio), ci eravamo resi disponibili ad organizzare un incontro tra dirigenti aziendali e rappresentanti sindacali dell'RCR al Ministero, con la finalità di trovare una via di uscita da questa ennesima crisi per l'azienda valdelsana – scrive Gabor Rossi, consigliere provinciale della Lega Nord – Il Governo, tra le altre cose, nel decreto anticrisi ha reso disponibile per le imprese in difficoltà fondi per ricerca ed innovazione, per riconversioni aziendali, per il sostegno al credito dei fornitori, per l'indotto e per l'ottimizzazione energetica. Purtroppo, però, nonostante l'approvazione ed il benestare dei rappresentanti sindacali, a tutt'oggi né la Lega di Siena né l'On. Polledri hanno ricevuto risposta dall'azienda".
"Dopo le 24 ore di sciopero di ieri (15 giugno) dei lavoratori della RCR Cristalleria Italiana s.p.a. di Colle di Val d’Elsa, dopo i quattro presidi davanti all’Azienda, al Comune di Colle, alla banca MPS e al palazzo di Prefettura e Provincia e gli incontri delle delegazioni con il Sindaco di Colle di Val d’Elsa ed il Prefetto, oggi la RSU della RCR ha indetto un pacchetto ore di sciopero da effettuare nel corso dei prossimi giorni, almeno fino all’incontro previsto presso l’Amministrazione Provinciale per lunedì (22 giugno)".
Non si interrompe neppure la reazione politica alla crisi dell'azienda del cristallo valdelsano. Dopo la partecipazione del segretario provinciale del Pd, Elisa Meloni e dell'onorevole Susanna Cenni al presidio dei lavoratori di ieri (15 giugno) davanti al palazzo della Provincia, oggi (16 giugno) l'intervento della Lega Nord.
"Al termine dell'incontro avuto prima delle elezioni con le RSU della RCR CALP, alla presenza del Deputato leghista Polledri (membro della Commissione Bilancio), ci eravamo resi disponibili ad organizzare un incontro tra dirigenti aziendali e rappresentanti sindacali dell'RCR al Ministero, con la finalità di trovare una via di uscita da questa ennesima crisi per l'azienda valdelsana – scrive Gabor Rossi, consigliere provinciale della Lega Nord – Il Governo, tra le altre cose, nel decreto anticrisi ha reso disponibile per le imprese in difficoltà fondi per ricerca ed innovazione, per riconversioni aziendali, per il sostegno al credito dei fornitori, per l'indotto e per l'ottimizzazione energetica. Purtroppo, però, nonostante l'approvazione ed il benestare dei rappresentanti sindacali, a tutt'oggi né la Lega di Siena né l'On. Polledri hanno ricevuto risposta dall'azienda".
"Visto il rinnovo del periodo di cassa integrazione per gli operai e la gravità della situazione nella quale versa l'RCR CALP – scrive ancora Rossi – ci auguriamo che non vi siano tentativi, da parte della Sinistra, volti a tentare di bloccare qualsiasi possibilità di aiuto da parte del Governo nei confronti dell'azienda, dei lavoratori e delle famiglie: il tavolo si aprirebbe solo in presenza di una precisa richiesta da parte dell'Azienda ed i tempi sono estremamente ristretti. La Lega Nord chiede, pertanto, al Sindaco Brogioni ed al neo eletto Presidente della Provincia, Bezzini, di valutare con attenzione tutte le possibilità di intervento su questa crisi, al di là dello schieramento politico di provenienza".
"Già da ora preannunciamo che nelle prime sedute del Consiglio provinciale la Lega presenterà delle interrogazioni per sapere come l'Amministrazione Bezzini voglia intervenire per salvare le attività produttive della Provincia, specialmente quelle valdelsane, così duramente colpite non solo dalla crisi economica, ma anche da scelte sbagliate e da una politica che non ha per niente garantito trasparenza e seria programmazione. La nostra Provincia, in fondo alle classifiche riguardanti gli indicatori infrastrutturali, ha bisogno di una politica seria e non di vane promesse – conclude l'esponente leghista in Provincia – A nostro giudizio, la possibilità che le crisi economiche della nostra Provincia possano e debbano essere affrontate ricorrendo ai mezzi della Banca o della Fondazione Monte dei Paschi (che quest'anno, per sua stessa ammissione, ridurrà le erogazioni di 70 milioni di Euro) ci pare scarsamente percorribile: chi crede in un loro intervento non è forse consapevole dei problemi che interessano le due Istituzioni. Chiedere denaro quando potrebbe essere in esaurimento ci sembra un po' inverosimile. Ricordiamo, a tal proposito, al Prefetto di Siena ed alle Banche del territorio, in primis il Monte dei Paschi, che ha attinto agli aiuti di Stato per sostenere la propria capitalizzazione (i famosi "Tremonti Bond"), che il Ministro Maroni ha fornito precise disposizioni per vigilare che gli Istituti di credito concedano maggior credito alle imprese, soprattutto quelle piccole e quelle medie, ed alle famiglie".