
di Augusto Mattioli
SIENA. Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena dovrà dire molti no quando verrà decisa la destinazione delle risorse disponibili per le attività istituzionali.
Risorse che ammontano a 40,9 milioni di euro, secondo il bilancio del 2009 presentato questa mattina (7 maggio) nella sede della Fondazione.
Una somma che dovrebbe essere integrata con il fondo di stabilizzazione che attualmente supera i 172 milioni, in aumento di 61,5 milioni rispetto al 2008.
Lo scorso anno gli utili da distribuire erano arrivati a 180 milioni. Ma le risorse da distribuire potrebbero aumentare, come da richiesta della deputazione generale nel suo documento programmatico a 120 milioni sia attingendo al fondo di svalutazione sia recuperando somme per progetti non spesi e stando attenti alla gestione. I 40 milioni sono stati così ripartiti: 12,3 a progetti di terzi, 25,50 a progetti propri, 1,66 ai fondi regionali per il volontariato e altrettanto al progetto sud.Il bilancio presentato stamattina ha chiuso con un avanzo d’esercizio di 62 milioni e mezzo. Ben lontani dai 340, 4 milioni del 2008.Il patrimonio netto è di 5,534 miliardi contro i 5,511 dello scorso anno e i 5,115 del 2005. Negli anni c’è stata in questo settore un’evoluzione costante.
Mancini non ha nascosto – sono i numeri che lo dimostrano – che la situazione è difficile per la crisi economica che colpisce duro a livello internazionale. “Questo è un bilancio più complicato e difficile rispetto agli anni precedenti che risente della crisi attuale – ha detto – un bilancio che vuole però guardare al futuro ma prende atto delle difficoltà e della situazione diversa rispetto al passato”.
Un bilancio orientato dunque a criteri di prudenza che ha lo scopo secondo Mancini di garantire nel tempo la conservazione del patrimonio. Gli accantonamenti nella misura massima consentita sono stati di 21,88 milioni, mentre al fondo oscillazione titoli sono stati destinati 20 milioni.
Mancini ha poi risposto alle domande dei giornalisti. Sulle nomine della banca nelle controllate ha sottolineato che “i nominati sono tutti in possesso dei requisiti di professionalità necessari per rappresentare la banca”. Sulle polemiche dei sindacati alla sua relazione all’assemblea dei soci ha detto di “non voler entrare in polemica. Credo, come presidente, di avere detto parole chiare e meditate fatte nell’interesse collettivo della banca. Come privato cittadino guardo con interesse al sindacato che si batte per il posto di lavoro meno per chi parla di troppa mobilità e stipendio variabile”. Sui ratings di Moody’s – che ha fatto oggi marcia indietro per quanto riguarda le banche – Mancini ha detto che "hanno ragione Prodi e Berlusconi quando dicono che occorrono regole e agenzie serie e quanto siano poco credibili certi santoni della finanza. Berlusconi ha la possibilita' di chiedere che ci siano tali regole e spero che lo faccia. Si bruciano miliardi – ha proseguito Mancini – in previsioni che risultano sbagliate. Moody's aveva fatto degli apprezzamenti positivi su Lehman Brothers e pochi giorni dopo e' fallita. Le banche sembrano essere in balia dell'astrologo di Brozzi", un personaggio di un quartiere della periferia di Firenze considerato una macchietta e senza alcuna credibilità.
SIENA. Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena dovrà dire molti no quando verrà decisa la destinazione delle risorse disponibili per le attività istituzionali.
Risorse che ammontano a 40,9 milioni di euro, secondo il bilancio del 2009 presentato questa mattina (7 maggio) nella sede della Fondazione.
Una somma che dovrebbe essere integrata con il fondo di stabilizzazione che attualmente supera i 172 milioni, in aumento di 61,5 milioni rispetto al 2008.
Lo scorso anno gli utili da distribuire erano arrivati a 180 milioni. Ma le risorse da distribuire potrebbero aumentare, come da richiesta della deputazione generale nel suo documento programmatico a 120 milioni sia attingendo al fondo di svalutazione sia recuperando somme per progetti non spesi e stando attenti alla gestione. I 40 milioni sono stati così ripartiti: 12,3 a progetti di terzi, 25,50 a progetti propri, 1,66 ai fondi regionali per il volontariato e altrettanto al progetto sud.Il bilancio presentato stamattina ha chiuso con un avanzo d’esercizio di 62 milioni e mezzo. Ben lontani dai 340, 4 milioni del 2008.Il patrimonio netto è di 5,534 miliardi contro i 5,511 dello scorso anno e i 5,115 del 2005. Negli anni c’è stata in questo settore un’evoluzione costante.
Mancini non ha nascosto – sono i numeri che lo dimostrano – che la situazione è difficile per la crisi economica che colpisce duro a livello internazionale. “Questo è un bilancio più complicato e difficile rispetto agli anni precedenti che risente della crisi attuale – ha detto – un bilancio che vuole però guardare al futuro ma prende atto delle difficoltà e della situazione diversa rispetto al passato”.
Un bilancio orientato dunque a criteri di prudenza che ha lo scopo secondo Mancini di garantire nel tempo la conservazione del patrimonio. Gli accantonamenti nella misura massima consentita sono stati di 21,88 milioni, mentre al fondo oscillazione titoli sono stati destinati 20 milioni.
Mancini ha poi risposto alle domande dei giornalisti. Sulle nomine della banca nelle controllate ha sottolineato che “i nominati sono tutti in possesso dei requisiti di professionalità necessari per rappresentare la banca”. Sulle polemiche dei sindacati alla sua relazione all’assemblea dei soci ha detto di “non voler entrare in polemica. Credo, come presidente, di avere detto parole chiare e meditate fatte nell’interesse collettivo della banca. Come privato cittadino guardo con interesse al sindacato che si batte per il posto di lavoro meno per chi parla di troppa mobilità e stipendio variabile”. Sui ratings di Moody’s – che ha fatto oggi marcia indietro per quanto riguarda le banche – Mancini ha detto che "hanno ragione Prodi e Berlusconi quando dicono che occorrono regole e agenzie serie e quanto siano poco credibili certi santoni della finanza. Berlusconi ha la possibilita' di chiedere che ci siano tali regole e spero che lo faccia. Si bruciano miliardi – ha proseguito Mancini – in previsioni che risultano sbagliate. Moody's aveva fatto degli apprezzamenti positivi su Lehman Brothers e pochi giorni dopo e' fallita. Le banche sembrano essere in balia dell'astrologo di Brozzi", un personaggio di un quartiere della periferia di Firenze considerato una macchietta e senza alcuna credibilità.
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