Il capogruppo in consiglio comunale commenta il voto negativo sul bilancio

“Il dibattito in consiglio – continua Bianchi – si è svolto sulla legittimità del bilancio. Una legittimità certificata dal dirigente del settore finanziario del Comune e dalla relazione dei sindaci revisori che ne hanno attestato la regolarità. Un bilancio legittimo, dunque, frutto del confronto con la giunta, che lo ha approvato all’unanimità, e della scelta di iniziare subito un’azione di attenzione sui conti e di un’anticipazione della manovra, pensato per il 2013, nel caso in cui non fosse stato dato riscontro a quanto concordato con la Fondazione Monte dei Paschi. Il bilancio bocciato dal consiglio, dunque, era legittimo e caratterizzato da tutte le forme di cautela possibili per l’equilibrio dei conti dell’Ente”.
“Il voto negativo sul bilancio consuntivo, inoltre, è incomprensibile se si considera che 6 consiglieri su 8 hanno approvato il bilancio preventivo e tutti gli 8 hanno dato il via libera agli assestamenti votati durante tutti l’anno. E’ come se, dopo aver avallato tutto il percorso senza mai obiettare alcun punto, al momento della fine del percorso, ‘folgorati sulla via delle nomine’, gli 8 consiglieri abbiano scoperto che qualcosa non andava. Se tutto questo risulta incomprensibile dal punto di vista tecnico, ciò che è successo è molto chiaro da un punto di vista politico. Gli interessi di parte e lo spirito di rivalsa per non aver ceduto alle richieste di un ben noto gruppo interno al partito sulle nomine nel cda della banca ha portato Luca Guideri, Lucio Pace, Gianluca Ranieri, Alessandro Piccini, Giancarlo Meacci, Anna Gioia e Giovanni Bazzini a giocare sulla testa della città e dei senesi per i loro interessi di parte e di gruppo. Se avessimo seguito la strada tracciata dall’ordine del giorno presentato da loro in consiglio comunale, avremo dovuto modificare il bilancio, privandolo delle risorse previste dalla Fondazione Mps, dichiarando che non avremo rispettato il patto di stabilità, e subendo così una serie di conseguenze negative, tra cui, subito, il minor trasferimento di 2,6 milioni di euro. Una proposta insensata e che avrebbe penalizzato l’amministrazione comunale e la città. Come per altro è priva di fondamento l’affermazione secondo la quale il gruppo del Pd non si sarebbe mai riunito. Il gruppo del Partito democatrico, infatti, è stato regolarmente convocato due volte e in entrambe le sedute è stata affrontata la discussione nel merito del consuntivo. Chi fa tali affermazioni lo fa solo in modo strumentale per trovare incosistenti giustificazioni al grave fatto politico che ha commesso. Il gruppo di democratici ‘dissidenti’, non ha solo tradito il mandato elettorale, ha tradito la città e la sta esponendo al rischio del commissariamento. Una scelta di cui risponderanno ai cittadini senesi”.