L'Associazione NOI Siena interviene sul piano industriale del Monte

SIENA. Ieri è stato approvato il nuovo piano industriale di Banca MPS. Una cura da cavallo per ridare una prospettiva di successo a questa storia nata nel 1472. Cura che inevitabilmente peserà per qualche lustro sulle spalle della città.
La cosa non è indifferente visto che tutti i principali enti attorno ai quali ruota l’economia della città non se la passano meglio. Le soluzioni proposte, gli atti di discontinuità e rinnovamento necessari, non possono però prescindere dal loro impatto sul territorio. L’attenzione verso il tessuto sociale fatto di famiglie alle dipendenze di questi enti, di aziende che gravitano nell’indotto e di commercio è importante almeno quanto il risanamento, seppur neccessario.
Per quel che riguarda la banca siamo fermamente convinti che, nel perseguire la ricetta proposta, non si debba rinunciare a quella che per anni è stata l’arma vincente della banca e cioè il suo radicamento nel territorio, la sua grande capacità di saper fare banca con la gente, tra le famiglie, i piccoli risparmiatori e le imprese.
Se viene messa in atto l’azione di risanamento senza comprendere la specificità di Siena si rischia di sgretolare quel tessuto cittadino economico sociale che ha legato e tenuto insieme coeso questo territorio per secoli.
Senza nulla togliere alla discontinuità, al rinnovamento, alla meritocrazia proposti dalla nuova dirigenza che devono essere vissuti dalla città come una nuova opportunità di crescita, chiediamo con forza agli amministratori della banca ed alla proprietà del nostro storico istituto di salvaguardare il tessuto sociale ed economico del centro storico, del dentro le mura, quel perimetro cittadino che merita senz’altro uno sguardo più attento, ai piccoli negozianti alle loro famiglie, agli operai, agli impiegati, alle imprese, al sociale.
A loro va tesa la mano. Che non venga cancellata in un attimo quella che per secoli è stata la mission della banca: il mutuo soccorso.
Che non venga reciso, pur perseguendo le giuste logiche di rilancio dell’azienda, quel legame sostanziale che unisce la banca alla nostra comunità e che fa del Monte dei Paschi la nostra banca, il nostro riferimento economico.
Un legame fatto di persone. Un legame spesso tradito da un rimescolamento avulso che vede allontanate dai centri nevralgici professionalità che hanno svolto un ruolo cruciale dentro la città rimpiazzate da competenze che nulla hanno a che fare con il tessuto economico della città e che ne sono completamente aliene. Non parliamo di campanili ma solleviamo questo tema importante per quella senesità a cui la banca deve e dovrà comunque fare riferimento, nel cuore e nella provicia di questa nostra meravigliosa città.
In sintesi auspichiamo che venga mantenuta attenzione al nostro territorio senza dimenticare il risanamento e la redditività, doverosi per la nostra banca, per poter ritornare ad essere il fulcro economico dell’intera comunità e del panorama nazionale.
Il Direttivo dell’Associazione NOI Siena
(Immagine tratta dal sito dell’Associazione)