La posizione dell'associazione sui decreti che "salavano" il Monte
SIENA. Di seguito pubblichiamo il comunicato di Azione Mps, che raggruppa i piccoli azionisti del Monte dei Paschi.
“E’ giunto alla sua conclusione il complesso processo con cui lo Stato Italiano, in forza di astruse regolamentazioni europee e di decisioni arbitrarie e unilaterali, ha espropriato 150.000 piccoli azionisti dei propri diritti proprietari e patrimoniali sul Monte dei Paschi di Siena, Banca pienamente solvibile, con un patrimonio netto certificato di oltre 6,4 miliardi di euro.Nessun meccanismo di ristoro è previsto per i Piccoli Azionisti, ulteriormente e ingiustificatamente penalizzati dal prezzo di conversione degli obbligazionisti subordinati e dello Stato. Sembra di essere tornati al medioevo, quando il Signore espropriava senza indennizzo.I Decreti pubblicati in Gazzetta Ufficiale danno il via alla ricapitalizzazione della Banca, a seguito del versamento di soli 3,8 miliardi da parte del Tesoro e della conversione di 4,4 miliardi di obbligazioni subordinate. Gli oltre 6 miliardi, di, proprietà al 55% dei 150.000 Piccoli Azionisti, verranno sostanzialmente azzerati per consentire di svendere al Fondo Atlante sofferenze svalutate dell’80%. La proprietà degli attuali azionisti si ridurrà alla risibile percentuale fra il 3 e il 5%. L’ultimo schiaffo ai Piccoli Azionisti lo ha dato il Management della Banca, che prevede una spartizione dei maggiori recuperi con la Banca, cioè con i futuri azionisti. Il Burden sharing diventa un’esclusiva dei Piccoli Azionisti: noi paghiamo, altri incassano.