Unisin contesta che le migliorie passino dai tagli sul personale

Sono temi che UNISIN conosce molte bene e che hanno fatto oggetto del proprio documento “Oltre la Piattaforma” consegnato ad ABI oltre un mese fa. La nostra delegazione ha sottolineato che se da una parte il tema concernente la disparità normativa che penalizza le Banche italiane rispetto a quelle europee, soprattutto in tema di fiscalità, presenta elementi condivisibili, dall’altro risulta inaccettabile che l’Associazione bancaria continui a costruire un teorema secondo il quale il rilancio del Settore Creditizio passa principalmente attraverso tagli massivi al costo del personale e all’occupazione.
Tale assunto, infatti, appare assolutamente incongruente con la necessità di aumentare i ricavi attraverso un potenziamento degli aspetti commerciali e di attenzione al territorio, che la stessa ABI sottolinea. Risulta incomprensibile come tale risultato possa essere perseguito attraverso un massiccio taglio del numero delle filiali e del personale, un disinvestimento sulle professionalità e su una sostanziale “espulsione” della clientela dalle reti fisiche per puntare su una non meglio precisata innovazione tecnologica e sull’utilizzo di canali alternativi.
Questi ultimi aspetti sono considerati da UNISIN sicuramente importanti ma quale implementazione del servizio che una banca offre e sicuramente non possono andare disgiunti dal progresso tecnologico che il nostro Paese sarà in grado di sviluppare su tutto il territorio nazionale (digital divide) e dallo sviluppo professionale delle lavoratrici e dei lavoratori. E certamente non possono considerarsi esaustivi né alternativi rispetto ad una presenza diffusa e qualitativamente elevata del supporto informativo e consulenziale che può essere ottenuto solo attraverso peculiari ed importanti investimenti sulla forza lavoro da mettere a disposizione della clientela.
In sostanza la delegazione ABI si è mostrata ancora arroccata sulle proprie posizioni e forse ancora incerta sul percorso da intraprendere che per UNISIN certamente non può prescindere dalla Piattaforma rivendicativa approvata da migliaia di lavoratrici e lavoratori nelle Assemblee.
Da questo si dovrà ripartire negli incontri già programmati per i prossimi 23 e 30 giugno.
La Segreteria nazionale Unisin