Iniezioni di liquidità e recupero evasione in Svizzera stimoli per la ripresa dell'economia

di Red
SIENA. Dopo Fitch anche BofA Merryll Linch ha rivisto il rating di MPS portandolo a underperform, portando il suo prezzo obbiettivo da 0,6 a 0,37 euro, assolutamente non curandosi dell’ottima performance borsistica del giovedì. Il titolo senese, infatti ha chiuso +4.8% sfruttando appieno la notizia che Banca centrale europea, Fed, BoJ, BoE e Snb condurranno in modo coordinato tre operazioni per fornire liquidità in dollari prima della fine dell’anno. Manovra necessaria, visto il diffondersi della notizia che già alcune importanti banche europee avevano fatto richiesta in tal senso, ma che potrebbe essere arma a doppio taglio, se la sempre meno benedetta politica non farà fino in fondo la sua parte. MPS Capital Service ha ricevuto il 3,3% di Arkimedica Spa, gruppo attivo nel settore healthcare, a saldo e stralcio di qualsiasi obbligo di garanzia di Cape Natixis SGR S.p.A. in amministrazione straordinaria e del fondo Cape Natexis Private Equity Fund nei confronti delle banche. Intanto anche il famoso spread tra Bund e BTp è dato in calo, ma le considerazioni finali le faremo domani dopo la chiusura di Wall Street, che appare contrastata.
Mentre un gruppo di parlamentari della maggioranza di governo ha presentato la richiesta di un nuovo condono fiscale che potrebbe rendere al paese altri “spiccioli”, 5 miliardi di euro circa, apprendiamo dal Senato che “Venerdì 16 settembre, dalle ore 10, nella Sala Cavour di Palazzo Madama, si terrà un incontro, promosso dalla Commissione Affari esteri del Senato, tra le delegazioni del Parlamento italiano e del Consiglio degli Stati della Confederazione elvetica, dei rispettivi ambasciatori e dei rappresentanti del mondo bancario e delle Camere di Commercio. I lavori vedranno al centro le questioni legate al negoziato sulle tematiche fiscali a tutela del lavoro transfrontaliero e contro le doppie imposizioni e alle regole necessarie per garantire la trasparenza bancaria”. Traduzione simuktanea: nel 2012 potrebbe arrivare l’accordo con la Svizzera, simile a quello già stipulato da Germania e Gran Bretagna, che potrebbe fare arrivare 100-150 miliardi di euro dai capitali esportati illegalmente su cui non sono mai state pagate le tasse. Potrebbe essere uno di quei segnali concreti che fino ad oggi la politica ha evitato di prendere e il vero toccasana che può incidere positivamente sul debito italiano senza strozzare la ripresa economica.