Quasi mille immagini inedite svelano storie, sogni e memoria: l’archivio diventa pubblico grazie a Campus Fori e Betti Editrice
SIENA. L’associazione culturale Campus Fori, grazie ad un progetto curato da Luca Betti, proprietario ed editore della Betti Editrice, in collaborazione con Francesca e Marcella Zambon, Cinzia Cardinali, Tamara Pelucchini e Roberto Cresti, presenta un archivio ritrovato, si potrebbe dire un tesoro ritrovato. Un’iniziativa che riporta alla luce quasi mille fotografie originali di Francesco Zambon, offrendo un viaggio unico tra immagini inedite di persone, luoghi, sogni ed esperienze.
Il progetto sarà presentato alla fine del mese in un evento pubblico ed accompagnerà una futura pubblicazione firmataBetti Editrice.
Un’operazione realizzata con il sostegno del main sponsor Chianti Banca, con il supporto tecnico della Betti Editrice, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Siena e la Direzione Generale Archivi, con il patrocinio dei Lions International L.C. Siena e di diversi Comuni del territorio.
«Questo archivio fotografico costituisce un patrimonio di rilevanza storica e documentaria – afferma Luca Betti, editore della Betti Editrice –. Le immagini offrono un quadro di colore di un periodo ed un modo di vivere, rappresentando un corpus coerente e significativo. La donazione all’Archivio di Stato di Siena ne assicura la conservazione secondo criteri archivistici e la consultabilità per ricercatori e studiosi. Parallelamente, il progetto editoriale curato dalla Betti Editrice valorizzerà il materiale attraverso un apparato critico, testi di contestualizzazione e testimonianze, garantendo una fruizione strutturata e scientificamente informata di questo patrimonio visivo unico».
«È un dono che arricchisce il nostro patrimonio e apre nuove strade di ricerca e valorizzazione – afferma Cinzia Cardinali, direttore dell’Archivio di Stato di Siena –. Le foto, fonti che più di altre sono in grado di suscitare emozioni e suggestioni, costituiscono un archivio vivo, che continuerà a raccontare».
«Questa è la dimostrazione concreta di quanto la collaborazione tra persone, istituzioni e associazioni possa generare valore – dichiara Andrea Nepi, presidente dei Lions –. La memoria non appartiene a chi la trova, ma a chi la condivide. Questo progetto la restituisce in modo esemplare alla comunità».
Le fotografie, dopo anni di silenzio, torneranno così a parlare: attraverso una donazione all’Archivio di Stato di Siena, dove saranno conservate e rese accessibili, e attraverso una pubblicazione curata da Betti Editrice, che ne presenterà una selezione accompagnata da testi e testimonianze.
L’appuntamento alla fine del mese sarà il punto di partenza di un viaggio tra memoria, fotografia e identità, che offre alla comunità la possibilità di riscoprire un pezzo di storia preziosa, attraverso lo sguardo unico di Francesco Zambon.






