Il personaggio creato dalla fantasia dello scrittore ilcinese Maurizio Centini protagonista di un avvicente romanzo

di Roberto Cappelli
MONTALCINO. Giovedì (27 ottobre) alle ore 17.00 presso il Teatro degli Astrusi di Montalcino è in programma la presentazione, da parte della Biblioteca Comunale di Montalcino, dell’ultima fatica letteraria di Maurizio Centini: si tratta del romanzo “Scacco di donna”.
Vediamo in sintesi cosa ha partorito la fantasia di Maurizio. Nuova indagine per Brunello Dotti. Questa volta il famoso criminologo montalcinese deve fare i conti con la ferocia di un assassino seriale divorato dalla sete di vendetta. Ma il peggio è che l’oggetto della sua vendetta è proprio lui, Brunello. Affiancato dall’inseparabile amico Augusto Coltelli, magistrato fiorentino, il criminologo avrà 44 giorni di tempo per fermare questo killer che gli ha lanciato una sfida mortale proprio sul terreno culturale preferito da Brunello, usando come armi la lingua di Dante e il gioco degli scacchi. Se non vorrà morire insieme alla sua donna, Brunello dovrà fermare l’assassino prima di Natale. Molto sangue scorrerà prima che la complessa e minuziosa indagine consenta ai due amici investigatori, che collaborano con il magistrato che conduce l’inchiesta, di scoprire nella gioventù di Brunello la chiave di tutto. Trovato ciò che sta alla radice dell’odio feroce del killer, il criminologo potrà dargli dapprima un nome e poi anche un volto. Con una fulminea intuizione in extremis che spiazzerà tutti. Compreso il killer. Un romanzo avvincente come solo Maurizio Centini sa partorire.
Ma chi è l’autore? Un emerito sconosciuto? Direi proprio di no, anzi. Maurizio è nato il 12 agosto 1949 a Montalcino. Laureato in Sociologia e in possesso di Diploma Universitario della Scuola Superiore di Giornalismo di Urbino diretta da Carlo Bo, è stato per 12 anni dirigente delle Ferrovie dello Stato. Fin dagli Anni ’60 ha coltivato la passione per il giornalismo, scrivendo i primi articoli su piccoli periodici della provincia di Siena. Negli Anni ’70 ha poi collaborato con la rivista nazionale Mondo Archeologico. Giornalista pubblicista dal 1982, è diventato professionista nel 1991 ed è stato per molti anni corrispondente dell’Agenzia Ansa da Massa Carrara. Collaboratore dal 1980 de Il Tirreno di Livorno e poi della rivista mensile Archeologia Viva, quindi cronista dello stesso quotidiano livornese dal 1988, nel corso della sua professione ha a lungo collaborato con importanti testate nazionali come Il Giornale e La Voce dirette da Indro Montanelli, la Repubblica di Eugenio Scalfari, La Stampa, Il Messaggero, Il Tempo, Il Giorno, La Notte, L’Ora, La Nazione, Il Secolo XIX. Verso la metà degli Anni ’80 ha diretto per alcuni anni il mensile di Arezzo L’Osservatore, che si avvaleva di firme prestigiose dello spettacolo e dello sport. Partecipare alla presentazione dell’ultima fatica letteraria di Maurizio ( a Montalcino non c’è bisogno di aggiungere Centini) è sicuramente un privilegio, leggere il suo ultimo romanzo rappresenta un po’ di tempo speso veramente bene.