Venerdì 26 settembre SIPA Talks e il videomapping Ars Lucis aspettando l’apertura del 27 settembre

di Giulia Tacchetti
SIENA. Oggi, 23 settembre, all’Ex Distilleria “Lo Stellino” si è svolta la preview del Siena Awards Photo Festival in programma dal 27 settembre al 23 novembre con ben nove mostre fotografiche ed eventi, a cui parteciperanno grandi nomi della fotografia internazionale. Due esposizioni a Sovicille ed una al Museo del Paesaggio di Castelnuovo Berardenga.
Tra i presenti la sindaca Nicoletta Fabio, richiamata ai suoi impegni dopo i primi convenevoli, e Luca Venturi, ideatore e direttore artistico del festival, che ha risposto alle mie domande in modo completo e soddisfacente, visto anche alcune riflessioni scaturite da veloci scambi di idee.
Siena è una città che in questo momento storico ed economico ha bisogno di eventi di ampio respiro internazionale, che diano una interpretazione nuova alla grande cultura artistica già esistente.
E’ come se noi (è Luca Venturi che parla), entrando in una città chiusa tra le mura, avessimo creato un posto in cui si riunisce la fotografia di tutto il mondo ed arrivano centinaia di persone dai paesi più lontani, come l’Australia. Per questo il Siena Awards Festival si conferma come una realtà ormai maturata nel tempo (questa è l’11° edizione) e stimolante nel panorama della fotografia contemporanea internazionale, aggiungiamo noi.
Dalle parole di Luca Venturi scaturisce tutta la soddisfazione di avere creato uno straordinario lavoro d’equipe, ci tiene a sottolinearlo, di professionisti che hanno sposato il progetto, lavorando fino alle prime ore del mattino, che riesce a mescolare arte, memoria, bellezza visiva. Si riferisce al videomapping “Ars Lucis” , che inaugurerà il festival il 26 settembre in Piazza del Campo, per il 700° anniversario della costruzione della Torre del Mangia, alle ore 21, grazie al sostegno di Mark Getty. L’anima da tirare fuori contiene gli affreschi del Palazzo Pubblico, i dipinti di Ambrogio Lorenzetti, che dialogheranno con una selezione delle fotografie premiate e con la musica, stabilendo così una connessione con il territorio e l’arte pubblica. Il fatto che ci siano installazioni in luoghi storici, borghi, musei, il videomapping, conferisce al festival una dimensione umana e collettiva.
L’evento raccoglie decine di migliaia di fotografie, i paesi del mondo in concorso sono 58. Molte di esse toccano questioni attuali: migrazioni, guerra, cambiamento climatico, disuguaglianze. Le immagini non sono solo belle: vogliono raccontare, fare riflettere.
A Luca Venturi ho chiesto se la dispersione sul territorio delle varie mostre gli abbia creato problemi. La risposta per il momento è negativa; certo che per il futuro è una criticità da tenere in considerazione per il tempo che i visitatori hanno a disposizione e per i trasporti che legano alla città. Il rappresentante della Camera di Commercio di Siena-Arezzo vede invece in questo un elemento positivo: obbliga a rimanere a Siena almeno un fine settimana. Speriamo sia così.
Qui di seguito sono pubblicati gli incontri dal 24 al 26 settembre