Da sabato 13 settembre, nel Museo della Città di Pienza, opere dagli anni 70 a oggi. Ottanta opere di grandi Maestri dell’arte del Novecento

PIENZA. Da Braque a Burri, da Carrà a Fontana, da Manzù a Rosai, da Mirò a Schifano, da Cagli a Arnaldo Pomodoro, da Tamburi a Primo Conti: Pienza raccoglie i frutti del collezionismo artistico di uno dei suoi cittadini più affezionati, Leone Piccioni.
Dal 13 settembre al 9 novembre, saranno esposte a Pienza, nel Museo della Città, ottanta opere d’arte di grandi firme internazionali nell’ambito della mostra “Leone Piccioni e l’arte contemporanea a Pienza. Collezione e opere dagli anni 70 a oggi”, a cura di Nicola Fano e Gloria Piccioni.
Si tratta di una rassegna articolata in tre momenti: innanzi tutto, le opere della collezione di Leone Piccioni che gli eredi hanno destinato al Centro Studi intitolato appunto al grande critico che proprio a Pienza avrà sede e che con questa mostra apre le sue iniziative per la città. Poi, la raccolta di opere di proprietà del Comune di Pienza, dono dei numerosi artisti che in città hanno esposto i propri lavori, spesso in occasione di mostre organizzate o favorite proprio da Leone Piccioni. Infine una raccolta di opere di artisti pientini (alcuni già consolidati, altri emergenti), in omaggio a quel costante lavoro di sostegno della creatività del territorio che valse a Leone Piccioni l’affetto della gente di Pienza nonché la cittadinanza onoraria.
La scintilla dell’iniziativa (e di quelle che seguiranno da parte del Centro Studi Leone Piccioni), infatti, va cercata nella frequentazione di Pienza del grande critico, giornalista e animatore culturale, dirigente illuminato e coraggioso della Rai, di cui quest’anno si celebra il centenario della nascita.
Una presenza «decisiva – scrive Giampietro Colombini, Presidente della Fondazione Conservatorio San Carlo Borromeo nel catalogo della mostra edito da Succedeoggi Libri – per sollevare la cittadina dal peso del torpore economico e culturale in cui si trovava tra la ricostruzione e il boom economico».
Leone Piccioni mette piede per la prima volta a Pienza nei primi anni ’60, durante un viaggio in auto verso Firenze che aveva, tra i passeggeri, Giuseppe Ungaretti. «È un colpo di fulmine – scrive Alfiero Petreni, Presidente del Centro studi “Mario Luzi. La barca” –, Piccioni viene conquistato dalla magia delle bellezze artistiche e paesaggistiche di Pienza, acquista una casa nel corso, si lascia contagiare dai tanti personaggi che incontra, comincia a parlare e a scrivere di Pienza, invita in continuazione amici scrittori, critici, artisti, musicisti; Mario Luzi è il compagno prediletto».
È l’amicizia di Leone Piccioni con il pittore pientino Aleardo Paolucci, «insegnante e artista capace come nessun altro nel suo tempo di interpretare la bellezza e la storia di Pienza e del suo paesaggio», scrive il docente e ricercatore Fabio Pellegrini, a dare il la «ad un’esperienza inedita e di alto valore, la Mostra annuale di arte grafica che, dal 1973 e per quasi trent’anni, si protrae nel Palazzo comunale». Grazie ai rapporti di Piccioni con l’intero panorama artistico nazionale, si registrano le presenze «di artisti molto amati e riconosciuti in Italia – scrive sempre Pellegrini – come Giacomo Manzù, Renato Guttuso, Fabrizio Clerici, Corrado Cagli, Giorgio De Chirico ecc.».
Ogni Maestro donava al Comune una sua opera: oggi questa preziosa e invidiata collezione è custodita nell’ufficio del Sindaco di Pienza, rendendo la sede del Comune una vera galleria d’arte contemporanea.
La mostra sarà aperta dal venerdì al lunedì, dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 17.30; ingresso libero.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Pienza, dalla Fondazione Conservatorio San Carlo Borromeo e dal Centro Studi Leone Piccioni con Succedeoggi Libri aps, gode del patrocinio del Comitato per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Leone Piccioni, del Ministero della Cultura, del Centro Nazionale di Studio Leopardiani Recanati e del Centro Studi Mario Luzi “La barca”. Collaborano Proloco Pienza, Valdichiana 2025, Capitale toscana della cultura, Ass. Letteraria Stefano Tuscano, Centro Commerciale Naturale e Centro Studi Leone Piccioni.