Obiettivo della performance artistica, che sarà introdotta dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, è seminare la pace per moltiplicarla

SIENA. Sessant’anni di vita il prossimo anno, una band multietnica che ha percorso tutti i continenti portando un messaggio di unità e fraternità attraverso il linguaggio universale della musica: il Gen Rosso International Performing Arts Group torna a Siena dopo oltre mezzo secolo il 4 ottobre alle 21.15 nella Basilica di San Francesco per suonare, cantare e ballare “Semi di pace”: non poteva esserci un titolo più significativo per l’iniziativa, a ingresso gratuito, promossa, nel giorno e nella Basilica del santo della pace, dall’Arcidiocesi di Siena, Colle val d’Elsa e Montalcino con la collaborazione di AMAT-Accademia Musica Arte Teatro, Opera Laboratori, alcune parrocchie dell’ Arcidiocesi, il Tuscany Camp, la Comunità del Movimento dei Focolari di Siena, il Serra Club di Siena e Canale 3 Toscana che riprenderà la serata per trasmetterla in differita.
Obiettivo della performance artistica, che sarà introdotta dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, è seminare la pace per moltiplicarla attraverso testimoni ed esperienze riproducibili per dire che è possibile e non utopia vivere in pace, in modo solidale e fraterno, fra popoli diversi e all’interno dello stesso popolo. Per questo il Gen Rosso è molto più di una band. Chi non ha mai cantato una canzone del Gen Rosso, magari anche senza saperlo? Perfino Laura Pausini e Nek lo hanno fatto da giovani nel coro della chiesa rivelando pubblicamente le loro preferite. Molte, negli anni, le collaborazioni artistiche di prestigio, del Gen Rosso fra cui: Francesco Guccini, Antonella Ruggiero, Rosalia Misseri, Francesco Silvestre (Checco dei Modà), Cheryl Porter, Kate Kelly.
La band nasce dalla spiritualità dell’unità di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari e Premio Unesco per l’Educazione alla Pace, che nel 1966 regalò ad alcuni giovani che volevano seguirla, una chitarra e una batteria di colore rosso. Da qui il nome del gruppo dove Gen sta per generazione nuova. La musica del Gen Rosso nasce dall’esperienza vissuta sul campo fra artisti di paesi diversi che scelgono di unire in armonia il proprio bagaglio professionale e umano superando differenze e difficoltà. Per questo il gruppo è presente sui palcoscenici italiani e internazionali ma anche nelle carceri, nei campi profughi, nelle bidonville, nei luoghi colpiti da calamità naturali, da povertà o con forti disagi sociali e ovunque ci sia bisogno di creare accoglienza e speranza.