di Giulia Tacchetti
Il matrimonio di Moravia con una scrittrice spagnola molto più giovane di lui, Carmen Llera, nel 1986 fece scorrere fiumi di inchiostro che presentavano la donna come un’approfittatrice in cerca di notorietà, essendo anche lei scrittrice. Poi con buona pace di tutti le acque si sono calmate e la scrittrice ancora oggi vive a Roma, continuando la sua attività.
“Scandalo” il testo, scritto e diretto da Ivan Cotroneo, ripercorre solo in parte la storia di Moravia, perché si sviluppa e si concentra su un rovesciamento delle parti veramente originale. Infatti Laura, la protagonista, si innamora di un uomo di 24 anni più giovane, Andrea. Se precedentemente, quando lei aveva sposato uno scrittore famoso molto più vecchio di lei, si era attirata addosso delle critiche tanto da essere indicata come la “sposa bambina”, ora scoppia il finimondo, nonostante la vedovanza, perché la differenza economica e culturale, ma soprattutto quella di età non ammette nessun rapporto sentimentale tra i due, giudicandolo impossibile e inaccettabile; lui, Andrea, potrebbe essere suo figlio. Da qui nasce lo scandalo, il forte turbamento delle coscienze.
“Scandalo”, infatti, è il titolo che evoca un comportamento condannato dalla società; è l’immagine profonda del testo che porta agli occhi di tutti i tabù in cui siamo immersi, che vincolano fortemente il nostro comportamento. Il rapporto amoroso tra i due diventa sempre più serio, nonostante le critiche di Giulia, editor delle opere di Laura e di suo marito, e di un amico, Roberto, preoccupati che il giovanotto sfrutti l’amica e le sue risorse economiche, tanto che, trasferitosi nella villa della donna, assume atteggiamenti da padrone di casa. Veste elegantemente e piano piano incomincia a migliorare la sua istruzione, imparando “l’uso del congiuntivo”. Un giorno vengono annunciate le loro nozze, Laura con grande forza difende i suoi diritti di donna libera, sfidando l’intera società. Quando aveva sposato Goffredo, scrittore famoso, di 24 anni più vecchio, i benpensanti avevano coperta di insulti lei, mentre il marito era apparso un uomo di grande forza seduttiva (soprattutto per i soldi). Ora che lei , con gli stessi 24 anni di differenza, si vuole legare ad un uomo giovane, viene osteggiata dagli stessi amici, perché sta andando incontro ad un grosso pericolo, nelle mani di un uomo sfrontato, che palesemente è a caccia di soldi e che potrebbe essere suo figlio. Come fa a non accorgersi della vergognosa situazione! Mentre sono in attesa dell’ufficiale di stato civile che li deve sposare nella villa sull’Appia Antica, all’improvviso Laura cambia e attraverso un triste gioco della verità rivela il suo terribile raggiro a tutti i presenti. Il rapporto amoroso con Andrea le è servito per riprendere a vivere dopo la morte del marito e per lei vivere vuol dire soprattutto ritornare a scrivere. Forse non è mai stata una grande scrittrice e per questo ha subito la superiorità del marito o forse la solitudine l’ha resa sempre più fragile, privandola di sentimenti ed emozioni. Così giorno dopo giorno lei descrive il rapporto con Andrea e quello che descrive è la pura verità, peccato che sia la trama di un romanzo intitolato “Scandalo”. In nome della sua libertà decide della vita degli altri, allontana irrimediabilmente Andrea e distrugge un possibile, non diciamo durevole, sentimento da parte sua, rafforzato anche dalla loro intesa fisica. Espressioni e gestualità alludono esplicitamente ad un rapporto erotico libero da freni inibitori. Tuttavia lei lo umilia con parole crude e senza ripensamenti. Comunque per noi il vero personaggio perdente è Laura, perché si preclude la possibilità di vivere una nuova vita, forse più divertente rispetto alla precedente, ma almeno un bel presente.
Ivan Cotroneo è uno scrittore, sceneggiatore, regista, traduttore, autore televisivo, commediografo, in questo momento rappresenta uno dei migliori talenti nel nostro paese. Il testo appare originale ed impegnativo, anche per il finale a sorpresa. Lo spettatore, che segue con interesse e divertimento l’intera vicenda, all’improvviso ammutolisce. Laura da donna innamorata diventa spietata (come del resto lo sono molti uomini) ed Andrea diventa la vittima. Spiazza il suo personaggio quando afferma: “Eccitante era quello che pensavano gli altri”.
Possiamo dire che il Teatro ancora una volta diventa luogo di riflessione e di dibattito, per questo la rappresentazione ha ottenuto molti consensi. Al centro di tutta la vicenda c’è il pregiudizio, il reale protagonista. Ecco il vero scandalo: alla donna nulla è concesso nella stessa misura in cui si concede all’uomo.
Recitazione ottima e coinvolgente di tutti gli attori: elegante Anna Valle, disinvolto Gianmarco Saurino; Orsetta De Rossi, Angelo Tanzi, Matilde Pacella si esibiscono con consumata esperienza. Interessante la voce registrata di Anna Valle fuori campo e le musiche di Gabriele Roberto.
(La recensione si riferisce all’ultima rappresentazione del 23 novembre)






