Venerdì 19 l’apertura della mostra nel programma de “La Corsa di Pio”. Il prezioso dipinto, di proprietà del Comune, rimarrà visibile fino al 2 novembre

PIENZA. Sarà esposto da venerdì 19 settembre e fino al 2 novembre, nel Palazzo Borgia, sede del Museo diocesano di Pienza, il ‘San Luca’ di Pietro Lorenzetti, prezioso dipinto risalente al 1310-1315 e identificato come una delle cuspidi del polittico realizzato dall’artista per la chiesa di San Leonardo a Monticchiello, frazione di Pienza.
Dell’opera, appartenuta un secolo fa allo storico dell’arte Raimond van Marle, si sono praticamente perse le tracce per novanta anni, fino a che il Prof. Gabriele Fattorini, docente all’Università di Firenze e direttore del Museo diocesano pientino, non l’ha rintracciata sul mercato antiquario.
Il Comune di Pienza, anche grazie all’apporto di due sponsor privati, Distribuzione Italia e Fabbrica Pienza, è riuscito ad acquistare la tavoletta, estremamente significativa per la storia culturale della cittadina, e l’ha finora esposta in due occasioni, a ottobre 2024, a Firenze, alla Biennale dell’antiquariato, e a marzo scorso, a Monticchiello, proprio nella chiesa di San Leonardo, in occasione di una conferenza di elevato spessore istituzionale e scientifico.
Quella annunciata si presenta dunque come una grande opportunità per ammirare la piccola tavola triangolare a fondo oro, raffigurante l’Evangelista a mezzo busto con una preziosità degna di una miniatura, vicino ad un altro elemento del polittico, la Madonna col Bambino, che si conserva già nello stesso Museo diocesano: un abbinamento suggestivo, reso possibile dall’acquisizione del secondo elemento al patrimonio pubblico, che vede riunite le due opere a settecento anni dalla realizzazione, che ne esalta il pregio esclusivo.
Come scrive il Prof. Fattorini, artefice della bella e complessa operazione, e curatore del presente progetto espositivo, “il polittico di Pietro Lorenzetti, uno dei protagonisti della pittura senese del Trecento, dopo Duccio di Buoninsegna e insieme a Simone Martini e al fratello Ambrogio, era destinato verosimilmente all’altare maggiore della chiesa di Monticchiello ma poi è andato smembrato e disperso nel corso dei secoli”.
L’apertura dell’esposizione sarà accompagnata, alle 16.30 di venerdì 19, da una presentazione a cui prenderanno parte Giampietro Colombini, presidente della Fondazione San Carlo Borromeo di Pienza, lo stesso Prof. Fattorini e la Prof.ssa Machtelt Brüggen Israëls, dell’Università di Amsterdam.
Hanno collaborato per l’allestimento Fausto Formichi e Opera Laboratori, che gestisce la struttura museale; l’organizzazione e la grafica sono a cura di Vernice Progetti Culturali.
L’evento è inserito nel programma della “Corsa di Pio”, rievocazione rinascimentale della fondazione della città da parte di Pio II che si articola su tre giorni di festeggiamenti. Sabato 20, alle 11.00, nella sala del consiglio comunale, il Prof. Massimo Rossi, docente emerito di lettere presso il Liceo classico Poliziano di Montepulciano, terrà una conferenza su tema “La Cintia e la poesia giovanile di Enea Silvio Piccolomini”. Il clou della manifestazione si vivrà domenica pomeriggio, dalle 16.30, con le corse podistiche, divise per categorie bambini, ragazzi e adulti, che rievocheranno le stesse competizioni che il Papa Pio II volle che si svolgessero per festeggiare la fondazione di Pienza.