A teatro va in scena la Ensarte Ensemble Artisti&Tecnici

CASTELNUOVO BERARDENGA. Sabato 16 aprile alle ore 21.15 ultimo appuntamento con la rassegna Libero Circuito al Teatro Alfieri di Castelnuovo Berardenga. La stagione si chiude all’insegna dell’ironia con ‘Processo per l’ombra dell’asino’, nuova produzione di Ensarte Ensemble Artisti&Tecnici dall’omonimo radiodramma di Friedrich Dürrenmatt, con la regia di Laura Fatini e Martina Guideri.
Sul palco Rita Ceccarelli, Martina Guideri, Simona Parravicini, Elisa Bartoli, Francesco Storelli e Gianni Poliziani che metteranno in scena uno spettacolo ironico e divertente, una metafora che parla al presente: un processo per una questione da niente, l’uso fuorviante delle parole, i riflettori puntati sulle aule dei tribunali, il passaparola che diffonde e distorce le notizie e la strumentalizzazione dei casi altrui per il proprio tornaconto.
Nella ridente cittadina di Abdera, un dentista noleggia un asino per un intervento urgente fuori città. Durante il viaggio però, quando il dentista si siede all’ombra dell’asino per riposarsi, nasce una disputa con l’asinaio: a quanto pare l’ombra non era compresa nel prezzo del noleggio. Il caso finisce in tribunale, e il pacifico giudice di Abdera è ridotto all’impotenza di fronte alle drastiche prese di posizione di avvocati, giudici, sacerdoti. Un intero popolo si spacca in due per risolvere la questione, fino a ridurre in cenere la città. Nella follia della città di Abdera è davvero solo l’asino ad essere… asino?
La messa in scena prevede l’uso di linguaggi diversi, dal teatro d’attore e a quello di figura.
I sei attori in scena danno vita agli innumerevoli personaggi coinvolti nella vicenda, aiutati in un gioco continuo di trasformazioni da elementi scenici semplici ed evocativi.
“La storia di Abdera, e dei folli che la abitano – spiega Laura Fatini – ha affascinato poeti e scrittori di varie epoche: inizialmente sembra che coinvolgesse addirittura il grande filosofo Democrito, ma poi ne parlarono Jean de la Fontaine, Kant e lo scrittore tedesco del XVII secolo Christof Martin Wieland, che ne fece il primo poema epico scritto in lingua tedesca. Da ultimo, Dürrenmatt, negli anni del dopoguerra, mette mano a questa storia semplice e universale, dilatandone i confini fino a farla diventare metafora della litigiosità e stupidità umana: una storia che va raccontata, quindi, perché come tutte le storie universali viene dal passato per spiegarci il presente”.
Lo spettacolo rientra nel più ampio progetto sulla legalità portato avanti da Ensarte, con il contributo di Fondazione MPS e il sostegno dell’amministrazione comunale. Ne costituisce parte integrante il laboratorio teatrale dedicato ai principi fondamentali della Costituzione italiana “Per una buona e sana costituzione”, attivato presso la scuola primaria di Quercegrossa.
Per informazioni è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica info@ensarte.org, visitare il sito www.ensarte.org oppure telefonare al numero 335 6645771 o 347 7756342.