
CHIUSI. Il terzo giorno di OrizzontiFestival diretto da Roberto Latini, due importanti protagoniste del teatro italiano contemporaneo e la compagnia Sacchi di Sabbia che da 30 anni si è distinta in Italia per la particolarità di una ricerca improntata alla reinvenzione della scena popolare contemporanea.
Valentina Corrao nei panni di Medea ha condotto il pubblico nella Torre del Duomo. Guardando ai Materiale per Medea di Heiner Müller il monologo, declamato dall’alto delle scale dove si è posizionato il pubblico, ha inquadrato più che la trama la dimensione esistenziale di Medea, sulla sua passionalità e fragilità. L’attrice, affacciata dall’alto in posture che dal basso appaiono pericolose, moltiplica con voce e corpo la fragilità e passionalità esistenziale.
L’autrice, attrice e regista Lisa Ferlazzo Natoli ha scelto di chiamare la sua lezione “Lo splendore casuale delle meduse” come il romanzo di Judith Schalansky, dove una professoressa tedesca in-segna ai suoi alunni che nella vita, la concorrenza tra le specie e la capacità di adattamento sono tutto ciò che conta. Da qui, dall’ascolto di una canzone di Nick Cave, è partito lo stimolante viaggio nel teatro della compagnia Argilla Teatri, una generosa indagine, con tanto di consegna al pubblico di copioni, di sovrapposizione di stimoli e storie, passando per When the Rain Stops Falling di Andrew Bovell, di Anatomia di un suicidio dramma di Alice Birch fino a Caryl Churchill.
Francesca Mazza, migliore attrice protagonista del Premio Ubu 2024, si offre al pubblico di Chiusi con una generosità di cui è difficile scrivere, condividendo con il pubblico tutto quello che avviene nel tempo che sta tra l’apertura e la chiusura del sipario (Eleonora Duse). Tutti sanno che non sono io in scena, ma posso essere io nel profondo ci confessa. E sapendo ben toccare il profondo racconta di come il mestiere dell’attore tenga un po’ ai margini della vita, con un po’ in solitudine. Ma dopo interpretazioni di diverse donne, dopo aver fatto emozionare non poco il pubblico, ci ricorda che un attore in scena, è sempre specchio della meraviglia della vita.
Il “Sandokan” o la fine dell’Avventura di Sacchi di Sabbia si svolge in una cucina piena di confusione: carote-soldatini, sedani-foresta, pomodori rosso sangue, patate-bombe, prezzemolo orna-mentale. E le risate sono fragorose tra cucchiai di legno come spade, grattugie come cannoni, una bacinella piena d’acqua per il mare del Borneo, scottex per cannocchiali, e ancora sacchetti di carta, coltellini, tritatutto…Il racconto si affaccia alla mente degli spettatori, per poi esplodere con una frenesia folle che contagia
Le Serate d’onore proseguono con Vetrano e Randisi (30 luglio), Marco Baliani (31 luglio), Daria Deflorian (1 agosto), Danio Manfredini (2 agosto), Rezza/Mastrella (3 agosto).
I maestri ospiti saranno ancora Claudio Morganti (30 luglio), Silvia Rampelli (31 luglio), Gabriele Lavia (1 agosto), Attilio Scarpellini (2 agosto), Flavia Mastrella e Antonio Rezza (3 agosto).
In orari e luoghi inconsueti OrizzontiFestival propone ancora VisitAzioni con Sem Bonventre al Museo Civico (30 luglio), Pasquale Aprile a I Lavatoi (31 luglio), Salvatore Alfano e Monica Mihaela Buzoianu al Labirinto di Porsenna / Museo della Cattedrale (1 agosto), Teatro del Lemming al Chiostro S. Francesco con “Edipo. Tragedia dei Sensi per uno spettatore” (2 e 3 agosto).
Per gli spettacoli Cult Nerval Teatro con “La Buca” di Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol (30 luglio);
Fanny&Alexander presentano “Him” con Marco Cavalcoli, drammaturgia Chiara Lagani, regia Luigi Noah De Angelis. (31 luglio); Le Belle Bandiere saranno presenti con “Risate di gioia” (1 agosto)
Ogni giorno in programma Lettura del Diario a cura di Andrea Pocosgnich, Barbara Weigel, Clarissa Veronico e Gaetano Ventriglia di ciò che il festival ha proposto il giorno precedente. E in tarda serata aperto a tutti ci sarà il Dopo Festival.