
di Tobia Bondesan ®
SIENA. Dovevano essere gli anni '70. Siena era lì, circondata dalle colline, con il suo profilo raffinato di città gotica. Quello che succedeva là, in America, era un mito, qualcosa che si leggeva sulle riviste e sulle copertine dei dischi.
Alcuni musicisti (allora giovanissimi) della cittadina toscana, appassionati ai nuovi generi che stavano spopolando oltreoceano (jazz, fusion, rock, progressive…) hanno dato vita ad una serie di eventi che sono diventati, con il tempo, sempre più importanti. Trent'anni dopo Siena Jazz, divenuta fondazione, ospita nel cuore del centro storico senese alcuni di quei miti che negli anni '70 sembravano irraggiungibili.
Sono arrivati a Siena musicisti che hanno fatto la storia del jazz negli anni d'oro. Ma anche alcune tra le più giovani celebrità contemporanee della ricerca sono annoverate tra i docenti. Quei ragazzi non immaginavano nemmeno cosa sarebbe successo nella stessa città trent'anni dopo. E' stato il sogno di Franco Caroni che ha portato il jazz non solo a Siena, ma in Italia, creando uno dei poli di didattica e ricerca più importanti in Europa.
Siena convive con questa eccellenza, come con altre, nel presente e nel passato, senza esserne turbata. Sarà perché i senesi sono abituati alla bellezza e all'arte dal medioevo fino ad oggi e quindi hanno finito per trovarla "normale", sarà perché il jazz, soprattutto all'inizio ha un linguaggio proprio, lontano nello spazio e nella tradizione, che ha bisogno di tempo per farsi comprendere da chi non ci è mai entrato in contatto, ma l'accoglienza di momenti musicali d'eccezione avviene con molta naturalezza nelle contrade e negli altri spazi che la città mette a disposizione.
Come è successo, per esempio l'8 ed il 9 aprile nei locali della Società Romolo e Remo della Contrada della Lupa: l'ambiente ampio, bellissimo, dall'ottima acustica ha accolto in modo egregio una notevole affluenza di pubblico in entrambe le serate, rendendo omaggio ai bravissimi allievi del corso dell'In.Ja.M, l'International Jazz Master Program, il Corso organizzato dalla Fondazione Siena Jazz e ai grandi che si sono susseguiti sullo stesso palco. Enrico Rava, Ben Allison, Micheal Blake, Aaron Goldberg, Ben Perowsky, Hein Van de Geyn, Danilo Rea, Jim Snidero ed altri hanno regalato ad un pubblico entusiasta due serate di jazz ad altissimo livello.
Le iniziative della fondazione Siena Jazz proseguono i prossimi giorni con "CFM – LIVE !". Il Bastione di San Filippo – presso l'Enoteca Italiana ( Fortezza Medicea ) ospita come di consueto i saggi dei corsi di formazione musicale invernali.
In data 20 aprile i cinque gruppi di studenti si alterneranno sul palco. Hanno lavorato con i docenti: Stefano Franceschini, Paolo Corsi, Silvia Bolognesi; Matteo Addabbo, Mirco Mariottini. Il concerto con inizio alle 21:30 è a ingresso libero.