
SIENA. Di filosofia in genere si parla e si scrive ormai solo nelle aule universitarie e nelle riviste specializzate. Eppure c’è un modo per parlarne in maniera semplice ed efficace, per portarla alla conoscenza anche di un pubblico di massa. Ed e possibile farlo anche in maniera piacevole. È quello che ha fatto Pier Giuseppe Martufi, per lunghi anni insegnante di filosofia nelle scuole superiori senesi ed anche partigiano conosciuto ed apprezzato. Non tutti i filosofi sono pazzi è il titolo del volume che Martufi ha pubblicato con Protagon Editori e che è già in vendita nelle librerie senesi ed italiane. Il volume sarà presentato venerdì 12 marzo alle ore 17 nelle Stanze della Memoria a Siena, quando Sandro Nannini, docente di filosofia all’Università di Siena, e a Maurizio Boldrini, direttore della Protagon Editori, ne discuteranno insieme all’autore.
“Una filosofia non più tanto empiristica ha inizio proprio là dove ‘si sceglie’ – o si crede di poter scegliere – la via della libertà: la libertà contro le ‘autorità’, l’immanentismo contro la trascendenza, la ricerca contro tutto ciò che ostacola o limita. È, indubbiamente, la strada sulla quale tutta la storia culturale e civile conduce, oggi e non ieri, chi ha ‘prescelto’ – e non solo per sé e non da solo – certi fini rifiutandone altri, e crede di poter ‘controllare’ e dirigere lo sviluppo della cultura verso quella direzione”.
Finalmente un libro che mette allo scoperto sia le stravaganze che le saccenterie di certi filosofi.
Da Aristotele a Popper, da Hume agli idealisti, da Croce a Husserl e ai contemporanei: tante stranezze, “distrazioni” in chiara evidenza e anche molti errori. O forse siamo noi che non li comprendiamo? A giudicare sta al lettore, al suo pensiero e opinione. La pazzia è rara, ma l’errore è frequente.
“Una filosofia non più tanto empiristica ha inizio proprio là dove ‘si sceglie’ – o si crede di poter scegliere – la via della libertà: la libertà contro le ‘autorità’, l’immanentismo contro la trascendenza, la ricerca contro tutto ciò che ostacola o limita. È, indubbiamente, la strada sulla quale tutta la storia culturale e civile conduce, oggi e non ieri, chi ha ‘prescelto’ – e non solo per sé e non da solo – certi fini rifiutandone altri, e crede di poter ‘controllare’ e dirigere lo sviluppo della cultura verso quella direzione”.
Finalmente un libro che mette allo scoperto sia le stravaganze che le saccenterie di certi filosofi.
Da Aristotele a Popper, da Hume agli idealisti, da Croce a Husserl e ai contemporanei: tante stranezze, “distrazioni” in chiara evidenza e anche molti errori. O forse siamo noi che non li comprendiamo? A giudicare sta al lettore, al suo pensiero e opinione. La pazzia è rara, ma l’errore è frequente.