Opera di Orazio Sciortino sulla letteratura erotica. La prima assoluta venerdì 25 luglio agli Ex Macelli di Montepulciano. In serata debutta a Cetona la Banda Valdichiana diretta da Gianmarco Bianchi

MONTEPULCIANO. Maxima Immoralia è un’opera da camera con libretto e musica del giovane compositore siciliano Orazio Sciortino, dedicata alla letteratura erotica popolare da Marziale a Boccaccio, ma soprattutto al confronto tra la libertà espressiva di allora e quella molto più edulcorata di oggi. La prima assoluta va in scena per il 50° Cantiere Internazionale d’Arte agli Ex Macelli di Montepulciano, venerdì 25 luglio alle 21.30. Ironica, erotica, antica e surreale al contempo, Maxima Immoralia esprime la carnalità disinibita della donna antica, dalla romanità fino al Medio Evo di Boccaccio, ma anche dei ‘Cunti’ popolari e racconta sesso sanguigno e pulsioni potenti, libero e disinvolto. La scena, dominata da un immaginario fallico ingentilito da un tocco bucolico, vede la protagonista parlare attraverso tre diverse voci di altrettanti soprani, Maria Eleonora Caminada, Giulia Peri e Giulia Zanobini. La parte musicale è affidata al GAMO Ensemble diretto dallo stesso Sciortino; la regia è firmata da Marta Eguillor, mentre i costumi sono Chiara Amaltea Ciarelli. Noto per la sua verve ironica sin dalla Gattomachia scaligera, Sciortino in Maxima Immoralia gioca con le parole per raccordare testi licenziosi, apportando anche uno spirito ludico anche sul fronte musicale: “Mentre guerre, distruzioni e massacri ci lasciano indifferenti – commenta Sciortino – ci scandalizziamo molto di più se troviamo un fallo in palcoscenico o se parliamo di sessualità in maniera giocosa”.
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- Banda_Valdichiana_Gianmarco_Bianchi_direttore
- Sciortino Orazio_foto 2_Credits @PalauDeLaMusicaValencia
La serata cantieristica si caratterizza anche per un altro debutto, quello della Banda Valdichiana che, dopo le prime apparizioni, si presenta ufficialmente a Cetona, in Piazza Garibaldi, nell’ambito dei progetti previsti da Valdichiana 2025 – Capitale toscana della cultura. I corpi bandistici già presenti nel territorio si riuniscono, aprendosi anche a nuovi elementi coinvolti attraverso un appello pubblico. Il trentenne Gianmarco Bianchi dirige l’organico in un programma musicale di matrice jazzistica, da Duke Ellington a Count Basie, da Artie Saw a Glen Miller, e ancora Benny Goodman, Cab Calloway, Errol Garner, cui si aggiunge una prima assoluta appositamente commissionata a Mirco Rubegni.
Sempre alle 21.30, a Sinalunga, il complesso monumentale della Chiesa di San Pietro ad Mensulas ospita Quattro tempi, un esteso concerto corale presentato dall’Ensemble Flos Vocalis, diretto da Gianni Bagnoli; a impreziosire l’esecuzione musicale sarà un talentuoso gruppo di arpe formato da Irene Cencetti, Ambra Grazi, Arianna e Corinna Procino. L’excursus musicale si articola in quattro periodi storici: la musica sacra medievale, l’evoluzione rinascimentale, il periodo romantico e le più recenti pagine del Novecento.
Il momento pomeridiano è incentrato invece sul profilo di Franz Liszt, compositore ottocentesco tra i più influenti soprattutto in ambito pianistico, vissuto per lunghi periodi in Italia: proprio a tali soggiorni è dedicato il volume Le stanze di Liszt pubblicato per Timìa edizioni da Gastón Fournier – Facio, già tra i fondatori del Cantiere Internazionale d’Arte; l’incontro sarà eccezionalmente impreziosito dagli interventi di Mariangela Vacatello che interpreta al pianoforte quattro episodi dalla vasta letteratura musicale di Liszt; sede della performance sarà il Salone di Palazzo Ricci alle 18.
Con una media giornaliera di oltre cento visitatori, prosegue in Fortezza di Montepulciano la mostra retrospettiva “50 Cantieri – Viaggio verso un’utopia possibile”, curata da Paolo Barcucci e Antonio Fatini: un percorso che espone fotografie, documenti e altre memorie per celebrare i 50 anni di Cantiere Internazionale d’Arte.