l 3 agosto madre e figlio al pianoforte per il Chigiana International Festival: la Grande Fuga di Beethoven e l’integrale delle Danze Ungheresi di Brahms

SIENA. In una suggestiva serata estiva, domenica 3 agosto alle 21.15, la raccolta piazza medievale delle Carceri, a Murlo, accoglie Beethoven / Brahms, appuntamento d’eccezione del Chigiana International Festival. Sul palcoscenico, Lilya Zilberstein, leggenda del pianismo europeo e il figlio Anton Gerzenberg, tra i più brillanti talenti della nuova generazione, si uniscono per un raro concerto a quattro mani. Due visioni interpretative distinte – la profondità strutturale e poetica di Zilberstein, l’approccio audace e comunicativo di Gerzenberg – si fondono in un dialogo musicale di straordinaria intensità. In programma, due capolavori assoluti della tradizione romantica tedesca: la Grande Fuga di Beethoven, nella trascrizione originale per pianoforte a quattro mani e l’integrale delle Danze Ungheresi di Brahms, di rara esecuzione dal vivo. Un’esperienza unica, tra generazioni e sensibilità a confronto, nella magica cornice del borgo senese.
In apertura di programma, l’imponente Große Fuge di Beethoven, nella trascrizione per pianoforte a quattro mani dello stesso compositore (Op. 134). Originariamente concepita quale movimento finale del Quartetto op. 130 di Beethoven, questa pagina fu successivamente ricollocata come pièce efficacemente indipendente grazie al suo carattere sperimentale e modernissimo, e pubblicata a parte dall’editore Artaria nel maggio 1827 con dedica all’arciduca Rodolfo d’Austria. Composta nel 1825, la “Grande Fuga” è un architettonico monolite musicale, caratterizzato da contrappunti serrati, linee fuggenti e un impianto formale radicale che anticipa l’ascesa del linguaggio tardo-romantico. In duo pianistico l’effetto amplifica la complessità polifonica—ogni mano diventa voce autonoma che interagisce con le altre in un dialogo estremo. Rispetto alla fuga bachiana «la fuga beethoveniana » scriveva Vincent D’Indy «possiede qualcosa di più umano: l’espressione drammatica».

Anton Gerzenberg
Segue la rinomata collezione di 21 Danze Ungheresi di Brahms (WoO 1), una raccolta dedicata alle virtuosistiche trasfigurazioni di altrettante melodie popolari ungheresi, inizialmente concepite come danze per pianoforte a quattro mani, e successivamente orchestrate dallo stesso Brahms, oltre che da altri compositori come Dvorák. Composto fra il 1868 e il 1880, il materiale riflette un interesse primario per la cultura musicale magiara e l’esotismo nazionale-romantico. Brahms tesse un universo sonoro che coniuga bravura esecutiva e profondità emotiva, che si declina in brani che mettono alla prova la perizia tecnico-ritmica dell’interprete, puntando al contempo su vigorosi contrasti dinamici e cambi di atmosfera, come quella che emerge dall’accostamento della Danza No. 3, con il suo insistente pizzicato, dall’allure sprezzante, al clima cupo e drammatico, ricco di slanci e ritorni tematici, caratteristico della Danza No. 4.
L’esecuzione integrale delle 21 Danze Ungheresi di Brahms rappresenta una proposta musicale di grande valore. Se alcune di queste pagine sono divenute celeberrime, gran parte del ciclo rimane ancora poco frequentato, rivelando all’ascolto un universo sorprendente di invenzione melodica, vitalità ritmica e raffinatezza timbrica. In queste danze traspare la visione di un Brahms già proiettato verso una nuova apertura culturale: il compositore, pur filtrando con il proprio stile il materiale folklorico ungherese (e in parte rom), anticipa una sensibilità moderna per il suono popolare, non come semplice colore esotico, ma come forza creativa viva, che parla direttamente alla sensibilità dell’ascoltatore. Un’intuizione che, a distanza di secoli, continua a risuonare attuale, in un mondo musicale sempre più attento al dialogo tra tradizione colta e culture sonore “altre”.
Il concerto è realizzato in collaborazione con la Pro Loco di Murlo, e con il patrocinio del Comune di Murlo.
Lilya Zilberstein, pianista d’origine russa e cittadinanza tedesca, diplomata alla Scuola di musica Gnessin di Mosca, dalla sua vittoria del Premio Busoni di Bolzano è protagonista di una carriera contraddistinta dal rigore interpretativo e dalla raffinata sensibilità musicale Nel 1987 ha avviato una carriera internazionale che l’ha vista debuttare, da solista, con i Berliner Philharmoniker diretti da Claudio Abbado nel 1991, e successivamente l’Orchestra della Scala, la London Symphony e la Chicago Symphony. Premi e incisioni per Deutsche Grammophon ne sanciscono l’eccellenza interpretativa. È docente alla Chigiana dal 2011.
Anton Gerzenberg, vincitore del Concours Géza Anda a Zurigo nel 2021 e definito “Great Talent” dal Konzerthaus di Vienna, è specializzato in repertori che spaziano dal classico più strutturato, riflesso dell’influenza dei maestri Aimard, Brendel e Levin, al contemporaneo, un ambito che affronta ombinando virtuosismo tecnico e profondità timbrica e interpretativa. Si esibisce in prestigiose sedi come l’Elbphilharmonie, il Musikverein, il Festival di Lugano e a Tokyo. Ha fondato l’ensemble ÉRMA, basato a Colonia, un collettivo di solisti e musicisti da camera di altissimo livello dediti alla scoperta e all’interpretazione del repertorio musicale del nostro tempo.
Biglietteria e informazioni – I biglietti potranno essere acquistati on-line sui siti www.chigiana.org o www.TicketOne.it e presso le Biglietterie di Palazzo Chigi Saracini; il giorno del concerto la vendita proseguirà presso le rispettive sedi, a partire da due ore prima dello spettacolo. Per informazioni: tel. 0577-220922 oppure via e-mail: biglietteria@chigiana.org.
Programma
3 agosto 2025 Piazza delle Carceri Murlo, ore 21.15
BEETHOVEN BRAHMS
LILYA ZILBERSTEIN pianoforte
ANTON GERZENBERG pianoforte
Ludwig van Beethoven Große Fuge op. 134
Johannes Brahms 21 Danze Ungheresi
in collaborazione con l’Associazione Culturale e Pro Loco di Murlo
con il Patrocinio del Comune di Murlo