La tavola presentata per celebrare i Patti Lateranensi

ROMA. In occasione delle celebrazioni per l’ottantaduesimo anniversario dei Patti Lateranensi (11 febbraio 1929) e del ventisettesimo dell’Accordo di modificazione del Concordato (18 febbraio 1984), la Santa Lucia del Maestro dell’Osservanza, tavola quattrocentesca di proprietà della Fondazione Mps, è stata esposta il 18 febbraio scorso all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede a Palazzo Borromeo in Vaticano.
Patrona di Siracusa, città natale dell’Ambasciatore Francesco Maria Greco, la Santa Lucia è stata affiancata da un altro capolavoro dell’arte sacra italiana, La Trinità, di Lorenzo Lotto, per sottolineare l’importanza e l’attenzione delle relazioni della Santa Sede anche con la società italiana, soprattutto nell’anno di ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità di Italia, come sostenuto dall’Ambasciatore Greco. All’evento, oltre al presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Esteri, ad alte cariche dello Stato, al Cardinale Segretario di Stato, ai vertici della Curia Romana, altri membri del Governo e del Parlamento, ambasciatori, imprenditori e giornalisti, ha preso parte una delegazione della Fondazione Mps, tra cui il presidente Gabriello Mancini, il direttore generale Marco Parlangeli ed il dirigente Enzo Valeriani, responsabile della Collezione Opere d’Arte della Fondazione.
Si è trattata di una partecipazione di grande prestigio, non solo per il coinvolgimento dei vertici della Fondazione, ma per l’opportunità di esporre un tale capolavoro, orgoglio per Siena, ma soprattutto opera di grande rilievo del prezioso patrimonio artistico italiano. La Santa Lucia fa parte della Collezione Opere d’Arte della Fondazione Mps, progetto di costituzione di una raccolta d’arte cominciata nel 2004. Questo “progetto proprio” nasce dal proposito di far recuperare alla città opere e manufatti significativi nel panorama storico-artistico senese. Due sono le principali finalità della collezione che attualmente conta 57 opere: evitare, per quanto possibile, la dispersione di importanti testimonianze dell’arte senese che possano presentarsi presso privati, sul mercato antiquario nazionale e internazionale; incrementare settori oggi meno rappresentati nelle collezioni pubbliche cittadine. Il progetto segue due filoni principali: la creazione di una raccolta di capolavori riconducibili alla scuola senese dal XIII al XVIII secolo e la ricerca di opere che testimonino la fioritura dell’arte nel territorio senese dal XIX alla prima metà del XX secolo.
L’ultimo acquisto, che risale al gennaio 2010, è del prezioso reliquiario di Francesco di Vannuccio (1356- morto prima del 1391) che raffigura una Madonna con Bambino con alla base un Cristo tra la Vergine e San Giovanni Evangelista.