L’esposizione sarà inaugurata sabato 26 luglio alle 18 a Palazzo Pretorio. Aperta fino a fine agosto dal venerdì alla domenica e gli altri giorni su prenotazione

RAPOLANO TERME. ‘La forma del desiderio, il peso del bisogno’. È questo il titolo della mostra personale dell’artista Siria Mazzetti che sarà inaugurata sabato 26 luglio alle ore 18 a Palazzo Pretorio di Rapolano Terme. L’esposizione nasce dai colori e dalla tridimensionalità dell’artista per arrivare dritta al cuore di chi osserva e sarà visitabile fino al 31 agosto dal venerdì alla domenica, dalle ore 15 alle ore 18. Negli altri giorni sarà possibile visitare la mostra solo su prenotazione, contattando il numero 340-5622456. L’ingresso è libero.
La mostra. La personale di Siria Mazzetti, da molti anni residente a Rapolano Terme, non è semplicemente una raccolta di opere grafiche racchiuse nella cornice del quadro, ma un vero e proprio viaggio fra le emozioni dell’artista e un percorso che racconta gli ultimi anni vissuti con intensità, a partire dal 2020, quando Siria ha deciso di rispolverare la sua passione per l’arte dopo la scomparsa del marito. Non si è trattato soltanto di un riscoprirsi, ma di un processo profondo in cui le emozioni represse hanno trovato sfogo e forma grazie a un legame diretto e immediato fra il cuore e la mano. Il risultato è un’esplosione di materia e colore, viva e pulsante.
L’artista. Siria Mazzetti porta avanti la sua visione artistica anche nelle cose più piccole. Cura con attenzione il suo giardino, trasformandolo in un’oasi di piante grasse, fa riaffiorare vecchie anfore dal terreno e utilizza conchiglie, stelle marine e sassi levigati dai fiumi come elementi decorativi. La sua creatività si manifesta anche attraverso la pittura e il decoupage, dando vita a tavoli dipinti con estro e resi unici dalla sua immaginazione. Per Siria Mazzetti tutto ciò che è materico ha valore e non si limita a dipingere quadri. Le sue opere iniziano sempre da una base di gesso spatolato per ottenere un effetto tridimensionale e si arricchiscono con materiali di recupero come carta ritagliata, cerniere, reti e altri oggetti inaspettati. La sua pittura, inoltre, si fonde con il collage e il mosaico, creando uno stile personale e immediatamente riconoscibile. La sua arte diventa terapeutica ed è il suo modo di esprimersi e di abitare il mondo con un nuovo linguaggio nato da una necessità interiore. Dopo aver lasciato da parte per anni questa parte di sé, l’artista torna, così, a viverla e a mostrarla più forte e tenace che mai.