A Montepulciano dall’11 al 27 Luglio 22 première, 17 prime assolute mondiali

MONTEPULCIANO. Rappresentata dall’opera pittorica firmata dalla star dell’arte contemporanea, L’ANGELENO David Horvitz, si prepara dunque la grande festa per i cinquanta anni del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, con un’edizione che vuole essere davvero manifesto vivente di quell’utopia incarnata nel popolo e nella bellezza paesaggistica dell’Italia più antica, che sognò il compositore e intellettuale Hans Werner Henze nella sua residenza nel nostro paese.
La grande kermesse del cinquantenario parte venerdì 11 luglio con l’apertura della mostra Cantiere 50 e dalle ore 18.00 con lo splendido tramonto sui colli toscani colorato dagli squilli degli ottoni, con l’immancabile Banda Poliziana e con l’ensemble giovanile di Mainz Cornelius Brass, simbolo di quella commistione di musica dotta e popolare che da sempre vive il suo apice proprio nell’eredità spirituale di Henze; infine al calar della notte, alle ore 21.30, è il cuore pulsante di Montepulciano ad accendersi per la prima volta con l’opera lirica all’aperto in Piazza Grande, grazie alla regia di Alessandra Premoli, giovane collaboratrice di Livermore, che utilizzerà le naturali quinte scenografiche del Rinascimento poliziano per la Cavalleria Rusticana di Mascagni, sottolineando così la naturale omogeneità del testo verista con lo scenario storico di Montepulciano, per secoli centro della vita del contado. Un allestimento site-specific ed immersivo dunque, che porta lo spirito della performance artistica nell’opera lirica. L’Orchestra del 50º Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, nuova realtà cresciuta in seno all’Istituto di Musica Henze e per l’occasione potenziata da giovani volontari provenienti da tanti Conservatori italiani, vedrà sul podio il fresco talento di Carlo Goldstein, reduce dal successo internazionale al Teatro della Monnaie di Bruxelles, a condurre un cast di affermati professionisti e giovani promesse, tra cui spicca il tenore Matteo Falcier, già protagonista della corrente stagione del Maggio Musicale Fiorentino, nonché la Corale Poliziana e il Gruppo Corale Le Grazie.
Da sabato 12 si entra poi nel vivo del simposio di due giorni Esplorare Utopia curato dal compositore Filippo del Corno, che vedrà convergere in città personalità d’arte da tutt’Italia, amici vecchi e nuovi del Cantiere, per riflettere insieme sull’unicità di questo esperimento culturale e sociale che ancora oggi non ha pari nel mondo. I lavori del simposio si apriranno con una lettera di Riccardo Chailly alle ore 10.30 in Sala Consiliare del Comune e vedranno tra gli ospiti Roland Böer, Ilaria Borletti Buitoni, Carlo Cavalletti, Mauro Montalbetti, Mariangela Vacatello, Carlo Boccadoro, Lorenzo Ferrero, Leila Fteita, Federico Gardella, Markus Stenz. Sempre sabato 12 partono anche i filoni cameristici come Bach at Breakfast alle 9.30 nello storico Caffè Poliziano con il giovanissimo violoncellista Gabriele Cavalletti con Bach, quindi la Serie Ravel che si apre alle 18.00 a Santa Maria dei Servi con il fresco Trio Rinaldo.
Il primo week end festivaliero si chiuderà poi domenica 13 luglio alle ore 21.30 con il Canto dell’Argentina affidato a Aloisa, Juan Lucas e Hugo Aisemberg, trio familiare con voce, viola e pianoforte per un programma sul tango contemporaneo da Piazzolla, Ginastera fino a Juan Lucas Aisemberg stesso, da sempre devoto alla narrazione musicale dell’Argentina e qui sul palco con i figli, a cui ha trasmesso il suo amore e magistero artistico.
Si susseguiranno poi gli appuntamenti di musica da camera, prosa, sinfonica nei luoghi più significativi del territorio, come il Tempio di San Biagio, le cantine monumentali, il Cortile della Fortezza, il Salone di Palazzo Ricci, il Chiostro di Sant’Agnese, ma anche il Castello di Sarteano o la Piazza Garibaldi di Cetona, la Collegiata di Sinalunga o la Chiesa dei Santi Pietro e Andrea: i diversi linguaggi artistici si diffonderanno in tutta l’area della Valdichiana Senese, quest’anno designata Capitale toscana della cultura.
Tra le tante correnti d’arte che animano il Cantiere spicca la seconda edizione della Serie Mozart – Amadeus e le virtuose, ideata lo scorso anno dalla direttrice artistica Mariangela Vacatello, per raccontare il nuovo pianismo al femminile con il coinvolgimento anche quest’anno di un’eccellenza del sistema musicale toscano e italiano, l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole diretta dal pluripremiato ventottenne Giovanni Conti. Nei sette concerti di Mozart eseguiti in tre serate – 17, 19, 20 luglio – le cadenze, presentate in prima assoluta, sono commissionate a giovani studenti dei Conservatori della Westfalia-Renania. Mentre fra le soliste spiccano i nomi delle talentuose Hisako Kawamura, giapponese cresciuta in Germania e già invitata dalle migliori orchestre europee, e della italo-armena Maya Oganyan, concertista in costante affermazione, oltre alla stessa Vacatello.
I filoni creativi contemporanei sono affidati alla residenza creativa di Opificio Sonoro, mentre la valorizzazione degli organi presenti nelle chiese del territorio si realizza nel ciclo Momenti d’organo. Per la danza in Piazza Grande il 19 luglio è protagonista la giovane Compagnia Cantiere Danza, da qualche anno gemma dello sforzo produttivo e educativo della Fondazione Cantiere, quest’anno su un lavoro inedito del giovane ballerino e coreografo Giovanni Napoli, impegnato allo Staatstheater Augsburg e volto della nuova danza italiana nel mondo, abbinato in dittico alla creazione del coreografo e docente Stephan Brinkmann eseguita da dieci allievi dei Conservatori della Renania-Westfalia. Mentre la prosa sarà affidata alla Compagnia Teatro Arrischianti al Castello di Sarteano con L’Assemblea degli Animali, nuova drammaturgia tratta dall’omonimo lavoro letterario pubblicato da Einaudi di Filelfo, scrittore contemporaneo dal profilo misterioso e inusuale, su musiche originali commissionate a Luca Mauceri, per la regia di Laura Fatini.
L’opera contemporanea sarà quest’anno rappresentata il 25 luglio da Maxima Immoralia, prima assoluta del compositore, pianista, direttore d’orchestra e docente Orazio Sciortino, noto anche per la sua irriverente ironia, che qui spicca, come già nella Gattomachia scaligera, sin dalla scelta del testo da lui stesso composto con frammenti da Marziale al Decameron per un excursus sull’eros nella cultura popolare su un’originale partitura che, grazie ad accordature, tecniche e timbri non convenzionali, intende evocare strumenti di un folk immaginario.
Gli eventi sinfonici in Piazza Grande saranno quest’anno due: il 23 luglio con la giovanile Wandsworth Orchestra di Londra per Rimsky-Korsakov e Sibelius, mentre il tradizionale Concerto di Chiusura, il 27 sera, interamente incentrato su Ciaikovsky, vedrà l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta dal suo giovane direttore principale Alessandro Bonato con Mariangela Vacatello solista al pianoforte.
Nel confronto continuo tra nuove generazioni artistiche e personalità affermate, si distinguono poi le partecipazioni della violinista Clarissa Bevilacqua 23enne pluripremiata nel mondo, del pianista Hugo Aisemberg esponente prestigioso del tango d’arte, del sassofonista Markus Weiss che presenta un insolito arrangiamento per sassofoni delle Variazioni Goldberg di Bach.
Sarà allestita dall’11 luglio, giornata inaugurale e fino al 14 settembre 2025, la mostra retrospettiva Cantiere50, curata da Paolo Barcucci e Antonio Fatini presso la Fortezza, dove saranno raccolte testimonianze fotografiche, documenti e materiali che ripercorrono i 50 anni della manifestazione.
Ad anticipare l’edizione celebrativa, sarà l’operina riservata alle bambine e ai bambini delle scuole primarie di Montepulciano, coinvolti nel percorso didattico Orchestra in classe: The wood gate è il titolo della favola musicale appositamente commissionata al compositore Davide Fensi, in programma per il 23 maggio.