Il coro senese al centro della nuova produzione veneziana di Coro di Luciano Berio, il 6 e il 7 dicembre, con la coreografia di Wayne McGregor
SIENA. Il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” è stato invitato da La Biennale e dal Teatro La Fenice di Venezia a interpretare il capolavoro di Luciano Berio “Coro”. Il 6 e 7 dicembre quaranta voci del Coro senese saranno al centro della nuova produzione con le coreografie originali di Wayne McGregor in prima assoluta, la direzione di Koen Kessels e la preparazione corale del Maestro Lorenzo Donati. In scena venti danzatori della Company Wayne McGregor e del Biennale College dialogheranno con le voci del coro e con i musicisti dell’Orchestra del Teatro La Fenice, in un allestimento completamente rinnovato che esalta la dimensione sperimentale e poetica dell’opera. Coro rappresenta un titolo identitario per la formazione senese: nel 2023 il Coro GCS ne aveva realizzato a Siena una memorabile esecuzione insieme all’Orchestra della Toscana diretta da Andrea Molino, per l’inaugurazione del Chigiana International Festival & Summer Academy, un successo che oggi trova un prestigioso sviluppo nella nuova produzione veneziana.
Questo debutto si inserisce in un periodo di straordinaria intensità artistica per il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, formazione sostenuta congiuntamente dall’Accademia Musicale Chigiana, dall’Opera della Metropolitana di Siena e dall’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino. Da Ravenna a Siena, da Milano a Venezia, Roma e Praga, il Coro GCS conferma il proprio ruolo di eccellenza nel panorama nazionale e internazionale, tra nuove creazioni, collaborazioni di prestigio e progetti di respiro globale.
Il percorso di quest’ultimo periodo si è aperto il 16 novembre al Teatro Alighieri di Ravenna con il Messiah di Händel, diretto da Ottavio Dantone, insieme all’Accademia Bizantina e a un cast internazionale di solisti, un’esecuzione che ha confermato la solidità tecnica e la maturità interpretativa della formazione. Il 22 novembre, nella Cattedrale di Siena, il Coro ha reso omaggio ad Arvo Pärt in occasione dei 90 anni del compositore estone, sotto la direzione di Tõnu Kaljuste. Il 30 novembre la formazione ha partecipato alla Riccardo Muti Italian Opera Academy 2025 presso la Fondazione Prada di Milano, dedicata al Don Giovannidi Mozart, seguendo l’intero percorso produttivo diretto da Muti, dalle lezioni aperte alle prove d’assieme fino al concerto finale, accanto all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.
Il percorso straordinario del Coro GCS proseguirà il 12 dicembre con il concerto in onore di Papa Leone XIV nell’Aula Paolo VI in Vaticano, sotto la direzione di Riccardo Muti, con l’esecuzione della Messa per l’Incoronazione di Carlo X di Cherubini, insieme all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. L’evento, promosso dalla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis con il patrocinio del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, si svolgerà alla presenza del Santo Padre, che conferirà al Maestro Muti il Premio Ratzinger 2025. A chiudere un anno straordinario, l’Ottetto Vocale del Coro GCS sarà protagonista il 18 dicembre a Praga del concerto di fine anno organizzato dall’Istituto di Cultura Italiano, sotto la direzione del Maestro Lorenzo Donati, ulteriore occasione di rilievo in una delle grandi capitali internazionali della musica.
Grazie alla direzione del Maestro Lorenzo Donati e al sostegno congiunto di Accademia Musicale Chigiana, Opera della Metropolitana di Siena e Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino, il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” continua a crescere artisticamente, unendo tradizione liturgica, innovazione e collaborazioni di altissimo profilo. Questo periodo segna una tappa significativa nella storia della formazione, istituita nel 2016, confermandone la vocazione internazionale, la maturità interpretativa e l’eccellenza vocale. L’Accademia Musicale Chigiana esprime il proprio orgoglio per questi risultati, testimonianza della qualità del lavoro svolto e del ruolo centrale della Chigiana quale centro di alta formazione e produzione musicale, in grado di intrecciare tradizione e modernità e di dialogare con le principali istituzioni culturali italiane e internazionali.






