Due storie che si intrecciano e si fondono

di Paola Dei
SIENA. L’ultima fatica di Bernardo Bertolucci, cineasta pluripremiato, controcorrente, antesignano della modernità e curioso dell’animo umano, nelle sale dal 25 ottobre, ma già proiettata a Cannes dove ha partecipato fuori concorso alla 65a Mostra d’Arte Cinematografica riscuotendo grandi consensi .
La pellicola tratta da un racconto di Niccolò Ammanniti, rivisitata e con un finale a sorpresa ma con lo stesso titolo del libro: Io e te, ci stupirà per i suoi chiaro scuri e la modalità narrativa dove i protagonisti sono due adolescenti alle prese con i loro problemi e con una gran voglia di comunicare qualcosa che va al di là del semplice disagio giovanile ma affronta il tema universale della solitudine del mondo alla luce di due storie che si intrecciano e si fondono.
Lorenzo interpretato da Jacopo Olmo Antinori, è un quattrodicenne che frequenta lo studio di uno psicologo per superare le difficoltà di relazione con i coetanei. Sua sorella Olivia, nata dal precedente rapporto del padre con la prima compagna, è invece una ragazza di venticinque anni interpretata da Tea Falco, che, con un elegante accento siciliano che ha affascinato Bertolucci, cerca un senso alla propria vita e tenta di uscire dal tunnel della droga.
Nella vita di Lorenzo che sfugge al controllo della madre sfruttando l’occasione di una gita e resta nella cantina di casa, viene sorpreso da Olivia che in preda a crisi di astinenza riuscirà a sentire il calore e la vicinanza del fratello in un intreccio di colpi di scena e simpatici primi piani su un armadillo e su formiche laboriose.
La pellicola non si ferma alla solitudine ma indica una strada improbabile e spesso impensata, verso la liberazione intesa in tutti i sensi… Un percorso, un viaggio nell’animo umano dentro lo studio di uno dei più importanti artisti del’arte contemporanea: Sandro Chia che a Siena tutti conosciamo per il “cencio” del 16 agosto 1994, oggi negli archivi della Tartuca.
Suggestioni da assaporare ed escursioni che il Maestro Bertolucci , grande regista del L’ultimo imperatore, ci regala a dieci anni di distanza dall’uscita del suo ultimo film The Dreamers – I Sognatori e dopo quaranta anni dall’uscita de L’ultimo tango a Parigi, la pellicola scandalo che segnò l’avvio di una nuova era cinematografica.