Un commosso saluto di Tomas Milian

di Paola Dei
SIENA. Nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Renzo Piano è stata inaugurata da Nicoletta Romanoff, Marco Müller e Sergio Castellitto la nona edizione del Festival del film di Roma, che sta per tornare ad essere La Festa del Film di Roma con i premi assegnati dal pubblico. Una festa quindi ancora più vicina agli spettatori che offre loro la possibilità di scegliere i loro beniamini e portarli alla conquista del Marc’Aurelio d’Oro, che – ricordiamo – l’anno scorso fu di Alberto Fasulo con il docufilm TIR.
SIENA. Nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Renzo Piano è stata inaugurata da Nicoletta Romanoff, Marco Müller e Sergio Castellitto la nona edizione del Festival del film di Roma, che sta per tornare ad essere La Festa del Film di Roma con i premi assegnati dal pubblico. Una festa quindi ancora più vicina agli spettatori che offre loro la possibilità di scegliere i loro beniamini e portarli alla conquista del Marc’Aurelio d’Oro, che – ricordiamo – l’anno scorso fu di Alberto Fasulo con il docufilm TIR.
Fra la commozione generale è salito sul palco Tomas Milian, un artista libero che non ha disdegnato ruoli intellettuali e complessi così come ruoli leggeri e quasi comici. L’attore ha fatto una dichiarazione d’amore alla città di Roma ed all’Italia in generale.
Sobria, divertente e spigliata Nicoletta Romamoff ha improvvisato una scenetta psicologo-paziente con Marco Müller poi la scena è stata tutta di “Soap opera” con la regia di Alessandro Genovesi ed una strepitosa Chiara Francini nei panni di un’attrice svampita di facili costumi, che non disdegna d’intrecciare una storia con un maresciallo dei Carabinieri, interpretato da Diego Abatantuono. Accanto a loro Fabio de Luigi, Cristiana Capotondi, Ale e Franz, Richy Memphis in un gustoso intreccio di vizi umani che sembrano essere la resa per immagini di una canzone interpretata dal grande Enzo Iannacci: ..ridere delle follie del Mondo..che riporta l’Italia a quella che è la sua caratteristica preponderante: capacità di mescolare dramma e comicità, di dire cose importanti con quella leggerezza che fa digerire anche situazioni più pesanti…
Molto azzeccato l’uso degli spazi attraverso il quale Genovesi ci mostra in contemporanea avvenimenti paralleli che a volte si fondono scandendo ritmi e tempi comici in maniera impeccabile. Uno dei Film più riusciti del regista, un Film tutto da scoprire del quale torneremo presto a parlare non foss’altro per la prossima uscita nelle sale.
Intanto sono iniziate le danze della Festa e staremo a vedere…
Molto azzeccato l’uso degli spazi attraverso il quale Genovesi ci mostra in contemporanea avvenimenti paralleli che a volte si fondono scandendo ritmi e tempi comici in maniera impeccabile. Uno dei Film più riusciti del regista, un Film tutto da scoprire del quale torneremo presto a parlare non foss’altro per la prossima uscita nelle sale.
Intanto sono iniziate le danze della Festa e staremo a vedere…