
di Viola Caon
SIENA. E' stata inaugurata ieri pomeriggio nella Sala della Lupa la mostra “Ritratti Italiani” del maestro siciliano Bruno Caruso.
Realizzata grazie alla collaborazione tra l'Assessorato alla Cultura del Comune e l'Associazione “Dante Alighieri” di Roma, la mostra ospita una vasta e rappresentativa gamma della produzione ritrattistica dell'artista.
Nato in Sicilia nel 1927, instancabile viaggiatore ed esploratore del mondo artistico e intellettuale, Caruso ha fatto della ritrattistica il proprio mezzo espressivo privilegiato, restituendo attraverso di essa i volti dei maggiori esponenti intellettuali e politici del secolo scorso. Con una linea scarna e violenta al tempo stesso, a metà tra l'espressionismo tedesco secco alla Schiele e la sospensione di tempo e spazio di ricordo vagamente metafisico, i ritratti di Caruso tendono costantemente verso un realismo portato alle estreme conseguenze, spesso duro e doloroso, che ben raccoglie la testimonianza di un secolo vissuto intensamente. Alla base della sua ispirazione artistica, il pittore siciliano pone sempre, infatti, un'esigenza di partecipazione e di impegno civile. Da personaggi siciliani come Leonardo Sciascia e Elio Vittorini a personaggi politici e musicisti di fama internazionale, Caruso riconsegna oggi agli occhi dei contemporanei la storia di un secolo tramontato.
“Sono molto felice di rinnovare il mio patto di amicizia con questa città”, ha detto il maestro salutando le autorità senesi e i presenti all'inaugurazione, “attraverso una mostra che testimonia il mio attaccamento alla vita e alla storia culturale, sociale e politica di questo paese.”
“Siamo molto fieri, da parte nostra – ha ricambiato l'assessore alla Cultura Flores D'Arcais – di accogliere nella stanze di Palazzo Pubblico le opere di questo grande maestro del '900. Il nostro impegno a mantenere attivo il settore culturale è, del resto, costante e continuativo”.
Alla conferenza stampa d'apertura della mostra ha partecipato anche Roberto Barzanti, vecchio conoscente e estimatore dell'artista, che si è profuso in una lunga e partecipata presentazione della sua carriera. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 20 luglio.
SIENA. E' stata inaugurata ieri pomeriggio nella Sala della Lupa la mostra “Ritratti Italiani” del maestro siciliano Bruno Caruso.
Realizzata grazie alla collaborazione tra l'Assessorato alla Cultura del Comune e l'Associazione “Dante Alighieri” di Roma, la mostra ospita una vasta e rappresentativa gamma della produzione ritrattistica dell'artista.
Nato in Sicilia nel 1927, instancabile viaggiatore ed esploratore del mondo artistico e intellettuale, Caruso ha fatto della ritrattistica il proprio mezzo espressivo privilegiato, restituendo attraverso di essa i volti dei maggiori esponenti intellettuali e politici del secolo scorso. Con una linea scarna e violenta al tempo stesso, a metà tra l'espressionismo tedesco secco alla Schiele e la sospensione di tempo e spazio di ricordo vagamente metafisico, i ritratti di Caruso tendono costantemente verso un realismo portato alle estreme conseguenze, spesso duro e doloroso, che ben raccoglie la testimonianza di un secolo vissuto intensamente. Alla base della sua ispirazione artistica, il pittore siciliano pone sempre, infatti, un'esigenza di partecipazione e di impegno civile. Da personaggi siciliani come Leonardo Sciascia e Elio Vittorini a personaggi politici e musicisti di fama internazionale, Caruso riconsegna oggi agli occhi dei contemporanei la storia di un secolo tramontato.
“Sono molto felice di rinnovare il mio patto di amicizia con questa città”, ha detto il maestro salutando le autorità senesi e i presenti all'inaugurazione, “attraverso una mostra che testimonia il mio attaccamento alla vita e alla storia culturale, sociale e politica di questo paese.”
“Siamo molto fieri, da parte nostra – ha ricambiato l'assessore alla Cultura Flores D'Arcais – di accogliere nella stanze di Palazzo Pubblico le opere di questo grande maestro del '900. Il nostro impegno a mantenere attivo il settore culturale è, del resto, costante e continuativo”.
Alla conferenza stampa d'apertura della mostra ha partecipato anche Roberto Barzanti, vecchio conoscente e estimatore dell'artista, che si è profuso in una lunga e partecipata presentazione della sua carriera. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 20 luglio.