Massimo Biliorsi ha raccolto in un volume tutti i dati sulla Festa

SIENA. La Casa Editrice “Il Leccio” presenta “Dal 2 luglio 1900 al 16 agosto 2010. Cento e dieci anni di carriere” di Massimo Biliorsi con la prefazione curata da Daniele Magrini. Si tratta dell’opera completa di tutti i Palii del novecento e di questi primi dieci anni del duemila. Qui si possono trovare finalmente riunite, in schede semplici e veloci da consultare, Contrade, cavalli, fantini, ordine di trifora e della mossa, estratte a sorte, capitani e priori vittoriosi, mossieri, Numeri Unici, tempi delle corse, proprietari dei cavalli vincitori, pittori e dediche dei drappelloni, vincitori e autori-committenze masgalani, squalifiche Contrade e fantini. Praticamente tutti i dati che riguardano ogni carriera che si è svolta sul Campo.
Non è mancata una particolare ricerca archivistica che ha scovato alcuni dei “veri” nomi di quei cavalli di inizio novecento che talvolta erano segnati in Comune con i ben poco descrittivi “baio” o “storna”, offrendo quindi un quadro completo che offre al lettore la possibilità di avere, in un’unica pubblicazione, tutti i riferimenti di oltre un secolo di storia paliesca. Ogni Palio si accompagna infatti attraverso le sue “ufficiali” sfaccettature. Non solo Contrade, cavalli e fantini ma anche tutte le altre non di poco conto nozioni che ci riportano alla luce altri importanti protagonisti.
Spazio quindi ai capitani e priori vittoriosi, che hanno segnato epoche e generazioni, autori di drappelloni e masgalani (committenza, artisti e vincitori), proprietari di cavalli. Ma ci sono altri modi per riportarci alla luce un Palio del passato: le dediche, i tempi della corsa, le squalifiche di Contrade e di fantini, i Numeri Unici, le uniche pubblicazioni “ufficiali” del celebrato trionfo. Il resto è affidato alla memoria, che distingue la festa senese da tutte le altre, che unisce generazioni, segna il passaggio di tempi, rinsalda continuità dentro ogni rione.
“In tutto questo guazzabuglio di emozioni e ricordi, -scrive Daniele Magrini nella sua introduzione- la memoria va sorretta in qualche modo, e protetta. Ecco che un libro come quello di Massimo, serve eccome, come pietra d’angolo della memoria. Perché se uno ancorasse i propri pensieri ad un Palio temporalmente sbagliato, sarebbe come dimenticare l’anniversario di matrimonio o il compleanno della moglie”. Basterà leggere poche righe per avere il senso di ogni corsa, il filo di ogni sofferta partenza, nel ricordo di mossieri e carriere straordinarie. Un libro volutamente semplice e pratico, da tenere a portata di mano, pronto all’uso per un dubbio, un’incertezza, un ricordo da ricostruire per un Palio troppo lontano o troppo vicino, perché talvolta il passato prossimo sfugge di più alla nostra affollata memoria.