Il percorso, affidato alla curatela di Giulio Dalvit, è stato ripensato per restituire valore a capolavori come il Pellegrinaio, la Sagrestia Vecchia con l’Arliquiera e il Cristo bronzeo della Santissima Annunziata

SIENA. A poco più di seicento anni dalla nascita di Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta (Siena, 1410–1480), il Complesso Museale Santa Maria della Scala inaugura un nuovo allestimento che restituisce centralità all’artista che più di ogni altro ne ha segnato la storia, lasciando capolavori che ancora oggi definiscono l’identità del luogo.
Il percorso, affidato alla curatela di Giulio Dalvit, Associate Curator presso la Frick Collection di New York, è stato interamente ripensato per restituire pieno valore a capolavori come il Pellegrinaio, la Sagrestia Vecchia con l’Arliquiera e l’imponente Cristo bronzeo della Santissima Annunziata.
All’inaugurazione seguirà un brindisi offerto da due eccellenze vinicole del territorio, selezionate in sinergia con l’Unione Provinciale degli Agricoltori di Siena – Altesino S.r.l e Azienda Mazza Società Agricola.