Diciotto visioni del territorio, quattro professionisti dell’immagine. Sabato 19 luglio, alle 18.30, l’inaugurazione

CHIUSI. Si inaugura sabato 19 luglio, alle 18.30, al Museo nazionale Etrusco di Chiusi, appartenente alla Direzione regionale Musei nazionali Toscana, la mostra fotografica “In TEMA di emozioni. Arte e sostenibilità”, patrocinata dal Ministero della Cultura, realizzata dal Polo culturale “Pietro Aldi” di Saturnia, di proprietà di Banca Tema e gestito da Tema Vita, e allestita anche grazie alla collaborazione del Gruppo Archeologico Città di Chiusi.
Dopo essere state esposte a Saturnia, al Polo culturale “Pietro Aldi”, dove hanno debuttato, e a Montepulciano, nella sede di Banca Tema, arrivano anche a Chiusi le diciotto immagini fotografiche di grande formato che ritraggono angoli del territorio su cui opera Banca Tema.
I pannelli raccontano la bellezza di Arezzo, Grosseto e Chiusi, di Pitigliano, di Montepulciano, della Maremma e della Val d’Orcia, dell’Argentario e di Orbetello, in uno straordinario allestimento tra le sale del museo e tra gli antichissimi, affascinanti reperti dell’antica civiltà etrusca, fondamentali a livello internazionale per gli studi e la conoscenza degli Etruschi.
Il giovane designer Alessandro Corina, curatore della mostra, si è rivolto a quattro professionisti dell’obiettivo, il senese Bruno Bruchi, l’aretino Luca Cacioli e i grossetani Michele Guerrini e Francesco Nencini, chiedendo loro di ritrarre il territorio nel modo che sentivano più vicino alla propria ispirazione.
Ne sono scaturite immagini di grande impatto spettacolare e di profonda capacità evocativa, in grado cioè – come indica il titolo della mostra – di suscitare emozioni. E lo stesso Corina si è ‘divertito’ ad attribuire ad ogni pannello una possibile reazione emotiva (speranza, coraggio, orgoglio, stupore, solo per citarne alcune), sfidando ciascun visitatore a confermare il suggerimento o a smentirlo.
L’obiettivo della mostra non è solo quello di mostrare la bellezza di un territorio straordinario ma anche di mettere in collegamento queste aree e di far dialogare le comunità che le abitano e le rendono vive e vitali.
Nelle sale del Museo le immagini si fondono armoniosamente con le collezioni esposte potenziando la loro forza evocativa attraverso la rappresentazione delle civiltà che proprio in quei luoghi si sono sviluppate, hanno vissuto e condiviso emozioni. La mostra offre così una preziosa occasione per fermarsi a osservare e rallentare il ritmo del quotidiano, unendo in un’unica esperienza i preziosi reperti e le antiche testimonianze, già capaci di stimolare la riflessione, con le suggestive fotografie.