Philip Glass, John Zorn e Catherine Lamb raccontano la musica americana di oggi
SIENA. Dopo lo straordinario successo dell’inaugurazione dedicata ad Arvo Pärt nella Cattedrale di Siena, la Stagione di Concerti 2025/2026 dell’Accademia Chigiana prosegue a pieno ritmo. Venerdì 28 novembre, alle ore 21, al Teatro dei Rozzi, il secondo appuntamento della Stagione Concertistica Micat in Vertice porta a Siena per la prima volta il JACK Quartet, formazione tra le più prestigiose della scena internazionale.
Il programma mette a confronto tre autori di spicco legati all’avanguardia newyorchese, ciascuno con una voce unica nel panorama contemporaneo: Philip Glass, pioniere del minimalismo, ha avuto un ruolo fondamentale nella scena della Downtown New York negli anni ’70 e ’80; John Zorn, compositore eclettico e innovatore, ha segnato profondamente la cultura musicale sperimentale della stessa scena, fondendo tensione drammatica, introspezione lirica e complessità concettuale; Catherine Lamb, esponente della generazione successiva, esplora la percezione del suono attraverso microtoni, droni e processi di crescita sonora estremamente lenti. Tre prospettive diverse, accomunate dalla capacità di reinventare il quartetto d’archi e di offrire un ascolto profondamente coinvolgente e contemporaneo, mostrando il filo diretto tra l’eredità della Downtown New York e le nuove frontiere della musica americana.
Il concerto di Siena propone un percorso nella musica del nostro tempo attraverso tre opere di grande rilievo: il Quartetto per archi n. 5 di Philip Glass, The Remedy of Fortune di John Zorn e lo String Quartet n. 1 (two blooms) di Catherine Lamb. Tre lavori che aprono altrettanti mondi espressivi. Il Quartetto per archi n. 5, composto nel 1991 e considerato il più ampio e articolato dei suoi quartetti, segna un passaggio fondamentale nel linguaggio di Philip Glass, che in quest’opera abbraccia strutture formali ben oltre il minimalismo tradizionale. La partitura alterna energia propulsiva e raffinatezza espressiva e combina armonie ricche con contrasti sonori sorprendenti. Organizzato in cinque movimenti, il brano mostra la maestria di Glass nel trasformare progressivamente semplici cellule ritmiche in architetture sonore ampie e luminose.
The Remedy of Fortune, ispirato al De Consolatione Philosophiae di Boezio, fa parte del ciclo spirituale di John Zorn noto come Sacred Visions. Il JACK Quartet ha con Zorn un rapporto artistico privilegiato: dal 2007 ne è interprete di riferimento, fino alla registrazione integrale degli otto quartetti d’archi del compositore. In quest’opera, Zorn combina tensione drammatica, lirismo interiore e armonie cromatiche raffinate. Il brano si sviluppa come un flusso continuo di sezioni contrastanti, intense e meditative, esemplari della sua scrittura cameristica più intima, disciplinata e spiritualmente densa.
Opera fondamentale nella produzione di Catherine Lamb, two blooms si basa su processi sonori estremamente lenti e sull’uso dell’intonazione giusta (Just Intonation), che permette agli armonici naturali di emergere con straordinaria chiarezza. Strutturata in un’unica grande arcata formale, l’opera segue ciò che la compositrice definisce “due fioriture lente e dislocate”, sviluppando i suoni secondo proporzioni che ricordano la crescita lenta e armoniosa dei cristalli. La scrittura, priva di vibrato e costruita su droni e armonie sostenute, richiede un ascolto attento e concentrato. Lamb descrive two blooms come “un’esplorazione del suono in cui ogni tono è tenuto in relazione agli altri, lentamente “sbocciando” nel tempo”. Secondo la compositrice, “il suono diventa un’architettura invisibile in movimento, una scultura sonora che abita lo spazio in cui l’ascoltatore si muove, tracciandone la struttura con le vibrazioni”.
La presenza del JACK Quartet alla Micat in Vertice rappresenta un momento di particolare rilievo per la stagione chigiana. In vent’anni di attività, l’ensemble ha collaborato con i principali compositori contemporanei – da Philip Glass a Georg Friedrich Haas, da Liza Lim a John Luther Adams – sviluppando un rapporto artistico unico con John Zorn, di cui ha eseguito e registrato quasi tutte le composizioni cameristiche. Parallelamente, l’ensemble sostiene nuove visioni compositive attraverso JACK Studio, il programma di residenza e commissioni dedicato ai giovani compositori.
Il concerto sarà preceduto dalla guida all’ascolto in sala alle ore 20.30.
Info, biglietti e prenotazioni | I biglietti (da € 5 a € 25) sono acquistabili in biglietteria e online sul sito www.chigiana.org e su TicketOne.it. Sono previste riduzioni per studenti, under 26, over 65 e per i possessori della Carta Universitaria “Studente della Toscana”.
PRENOTAZIONI: 0577.220922 – biglietteria@chigiana.org






