Protagonista l'orchestra sinfonica di Grosseto diretta dal maestro Robert Carter Austin

CHIUSDINO. Al San Galgano International Music Fest il 22 luglio (ore 21.15) sarà protagonista il grande romanticismo sinfonico. In programma, infatti, l’Orchestra Sinfonica di Grosseto diretta da Robert Carter Austin e impegnata in un concerto che vede in programma Le Ebridi di Mendelsoohn, la Sinfonia nr. 2 di Schumann e il Concerto nr. 1 per pianoforte di Liszt, al pianoforte Simone Sala. Un viaggio lungo alcuni dei più significativi
Fra le ouverture più raffinate di Mendelssohn e fra le migliori del genere, Le Ebridi sono ispirate dalla contemplazione della grotta di Fingal. Lo spunto compositivo è dato da una breve frase iniziale su cui Mendelsshon costruisce l’intera composizione. Un tema che, nella sua grande semplicità è di una ricchezza tale da mantenere la sua intensità lungo tutta la composizione ed è anzi continuamente arricchito dai continui passaggi dal tono minore a quello maggiore.
La Sinfonia nr. 2 di Schumann è la più ampia per proporzioni e la più grandiosamente unitaria, sia sul piano tecnico che su quello espressivo. Un lavoro intenso che pure risente del generale stato di prostrazione fisica e psichica in cui viveva Schumann negli anni ‘40 dell’800 (la Sinfonia è stata chiusa nel 1846). I momenti migliori sono raggiunti dal compositore tedesco con l’Adagio, il terzo movimento, costruito su semplici idee liederistiche capaci di creare un’atmosfera dolcemente elegiaca. Il Concerto nr. per pianoforte di Liszt è una delle pagine più celebri ed emozionanti del pianismo romantico: strutturato con un gioco equilibratissimo fra lo strumento solista e l’orchestra, introduce il principio del tema ciclico e si distingue per ‘acceso romanticismo, ora sognante, ora eroico.
Orchestra Sinfonica di Grosseto
Simone Sala, pianoforte
Robert Carter Austin, direttore
Musiche di: F. Mendelssohn, F. Liszt, R. Schumann
F. Mendelssohn – (1809-1847)
Le Ebridi, ouverture in si minore per orchestra op. 26 “La grotta di Fingal”
Allegro moderato; Animato in tempo
F. Liszt – (1811-1886)
Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra Allegro maestoso – Quasi adagio – Allegretto vivace;
Allegro animato – Allegro marziale animato
R. Schumann – (1810-1856)
Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61
Sostenuto assai; Allegro ma non troppo – Scherzo (Allegro vivace); Trio I e II – Adagio espressivo – Allegro molto vivace
Simone Sala. Classe 1982, vincitore della Medaglia Onorifica della Presidenza della Repubblica Italiana. La prima laurea arriva nel 2002 con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio
“L. Perosi” di Campobasso sotto la guida del M° M. Battista. Successivamente segue per 2 anni i Corsi Specialistici di Alto Perfezionamento tenuti da Annamaria Pennella a Napoli. Nell’estate del 2005 vince una delle borse di studio per i migliori allievi durante i Corsi Internazionali di Perfezionamento all’Accademia Musicale Chigiana di Siena tenuti Joaquin Achùcarro, grazie al cui invito, ed alla successiva vittoria di una borsa di studio quadriennale, Simone Sala frequenta e consegue la seconda Laurea – Artist Certificate in Music – (indirizzo concertistico e marketing della Musica) presso la Southern Methodist University di Dallas (Texas) in una classe speciale per pianisti scelti in tutto il mondo e dotati di particolare talento musicale, seguiti appunto da Joaquin Achucarro.
Ovunque ha riscosso unanimi consensi, soprattutto nell’ambito di Concorsi nazionali ed internazionali, risultando vincitore assoluto del primo premio in oltre 30 competizioni. Svolge un’intensa attività concertistica che lo ha già portato ad esibirsi sia in tutta Italia (Campobasso, Isernia, Caserta, Salerno, Gaeta, Sarno, Formia, Napoli, Roma, Siena, Firenze, Siracusa, Bergamo, Milano, Trieste, Gorizia, Lucera, Foggia solo per citare alcuni dei centri principali) nonché all’estero (Polonia, Spagna, Inghilterra, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Canada e Thailandia) come solista, con il suo Trio latin jazz, come camerista o solista con Orchestra, esibendosi tra le altre con l’Orchestra giovanile del Conservatorio Perosi, Orchestra Stabile della Regione Molise, Meadows Philarmonia Orchestra, Young Texas Orchestra, SMU Orchestra, Las Colinas Symphony Texas,Orchestra Sinfonica di Stato Rumena, Orchestra Filar- monica di Kiev, Orchestra di stato della Moldavia, Orchestra di stato della Bulgaria, Orchestra Filarmonica di Donetsk, ecc.
Sala è coinvolto in prima persona in molti progetti che mirano alla promozione e divulgazione della musica di spessore: è stato infatti fondatore e pianista del “Quintet for the end of Time”, ensemble Rock-Fusion con cui si e’ esibito frequentemente in Usa ed Europa e con cui ha registrato il suo primo CD, “of course”, nel 2008, in collaborazione con Kevin Hanlon professore emerito di Composizione presso la Southern Methodist University di Dallas, collaboratore storico di musicisti del calibro di W. Marsalis e F. Zappa. La sua seconda apparizione discografica lo vede “guest Artist” nell’Album di Flavio Sala, “De la Buena Onda”, dove appare insieme ad alcune star della musica come Giovanni Baglioni, Mango, Marcus Miller, Cliff Almond, la Band di Paco De Lucia, e tanti altri. Il suo primo album personale, Duende, sul mercato dalla fine del 2011, viene recensito da decine di giornali di settore e quotidiani nazionali e locali, nonché presentato su moltissime emittenti radiofoniche tra cui Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3, Radio Capital, Rai International, Isoradio, Radio MPA, Radio Orizzonte, Radio Luna.
Ha fatto della versatilità l’epicentro del suo messaggio artistico. Da diversi anni infatti gira l’Italia e l’estero proponendo spettacoli che toccano diversi generi musicali dalla classica al jazz, dalle colonne sonore alla musica latina al cantautorato, alternando suoi personalissimi arrangiamenti di brani a volte anche celeberrimi, con proprie composizioni; e proprio grazie alla sua grande versatilità, spesso collabora sia in à di pianista che di Art Director con artisti di spessore dalle disparate estrazioni come Mario Biondi, Silvia Mezzanotte (Matia Bazar), Michele Placido, Paola Gassman, Tullio de Piscopo, Vinicio Capossela, Massimo Lopez, per citarne alcuni.
Dopo essere stato invitato su quasi tutte le principali emittenti radiofoniche nazio- nali e’ ultimamente apparso in diverse trasmissioni televisive andate tra cui RAI 3, RAI 2, SKY-TV oltre a decine di emittenti locali televisive di tutta la penisola.
Robert Carter Austin. Nato nel Tennessee (USA), è attualmente alla sua XXIII stagione come Direttore Musicale della “Las Colinas Symphony Orchestra” in Texas, USA. Austin può vantare un percorso di studi diverso da quello solitamente intrapreso dai musicisti classici, infatti, oltre ad una laurea in Scienze presso il Massachusetts Institute of Technology, Austin ha anche un diploma (con lode) in Computer Science conseguito alla Cambridge University ed un Master in Musical Arts presso la Stanford University.
Il maestro ha iniziato la sua carriera come direttore artistico della Chattanooga Opera nel 1974. Successivamente, divenne direttore artistico della Southern Regional Opera a Birmingham, in Alabama, nel 1978. Dopo aver indirizzato la sua carriera ver- so la musica sinfonica nel 1981, diviene direttore musicale della “Cheyenne Sympho- ny Orchestra” in Wyoming e, nel 1985, passa alla “East Texas Symphony Orchestra” a Tyler, in Texas, sempre nel ruolo di direttore musicale. Nel 1988 è direttore musicale della “Garland Symphony Orchestra”, ruolo che ricopre dal 1991 alla “Las Colinas Symphony Orchestra” e, dal 2000, alla “Arlington Symphony”.
Austin, molto richiesto come direttore d’orchestra, ha diretto opere e orchestre sinfoniche in undici stati degli USA. Può vantare anche esibizioni a livello internazionale come la direzione della “Chursächische Philharmonie”, della “Südwestdeutsche Phil- harmonie” e “Orchester des Nordharzer Städtebundtheaters” in Germania. In Italia ha diretto la Florence Sinfonietta, l’Orchestra Sinfonica Regionale del Molise, il Milano Classico e L’Offerta Musicale. Inoltre ha diretto l’Orchestra Nazionale di Ucraina, Ecuador, Guatemala, Repubblica Dominicana e Filippine, e varie orchestre in Francia, Spagna, Slovacchia, Bulgaria, Colombia, Venezuela, Brasile, Messico e Cina.