La pioggia non scoraggia gli artisti, ma il pubblico soffre
di Giulia Tacchetti
SIENA.La pioggia insistente nel corso della giornata e l’abbassamento della temperatura hanno penalizzato lo spettacolo in scena ieri sera (27 luglio) nella piazza del Duomo “Vente conmigo”, della compagnia Flamencovivo. Gli artisti non si sono fatti scoraggiare e hanno dato luogo ad una rappresentazione in un crescendo di ritmo e musica. Tuttavia non sono riusciti a trattenere una parte del pubblico, che – vinto dal freddo e dall’umidità – ha piano piano abbandonato il luogo della performance.
La compagnia nasce nel 1998 sotto la guida artistica di Lara Ribichini prima ballerina e coreografa e Dario Carbonelli bailaor e coreografo degli spettacoli presentati dalla compagnia nei vari teatri italiani. Attualmente è in scena lo spettacolo “Vente conmigo”, un percorso guidato di musica e danza che rappresenta il flamenco come una forma teatrale completa dal linguaggio aperto, una fusione di generi musicali. Quindi chi ascolta il Flamenco – sostiene D. Carbonelli – ascolta jazz, blues, pop. Lo conferma lo spazio lasciato alla musica, alle chitarre di Daniele Bonaviri e Pasquale Ruocco, al violino del cubano Juan Carlos Albelo Zamora, poliedrico musicista (suona anche l’armonica ed il pianoforte). Quest’ultimo collabora con Pino Daniele e con il chitarrista Stefano Scarfone, con cui ha preparato un album in cui si spazia dal jazz al blues al flamenco. La fusione di generi musicali e di musica e danza è la principale caratteristica dello spettacolo e del curriculum dei due primi ballerini. Entrambi studiano danza classica (D. Carbonelli all’Accademia Nazionale di Danza di Roma), poi sono attratti dal flamenco. Questa passione li porta in Spagna, dove D. Carbonelli incontra Joaquin Cortes e Manolete. La passione per il flamenco, connubio di danza e dramma, li stimola ad una ricerca continua del genere e l’esperienza maturata nella loro permanenza a Siviglia (2000-2005 solisti nella compagnia flamenco di Javier Cruz) li spinge a ritornare in Italia per produrre cose nuove. Ecco che nel 2010 nasce lo spettacolo “Vente conmigo”, frase consueta del cante flamenco: sul palco sette ballerini (sei donne e un uomo), cinque musicisti: canto, chitarre (due), violino e percussione. Lara Ribichini appare sensuale, appassionata; incalzante il ritmo dei piedi nel veloce tacco punta delle scarpe.
Dario Carbonelli si esibisce con grinta e forza come un torero nell’arena; le sue braccia volteggiano e accompagnano i movimenti del corpo sensibile, che danza con gioia; quando i piedi battono sempre più veloci sul palcoscenico e sembrano non reggere più il ritmo frenetico, spingono l’artista a dei salti come possiamo vedere nelle danze moderne on the road. Forse ad un pubblico più tradizionale, che ama il passato dei grandi maestri, questo unito ai suoni jazzisti nella musica, non è risultato particolarmente gradito.
SIENA.La pioggia insistente nel corso della giornata e l’abbassamento della temperatura hanno penalizzato lo spettacolo in scena ieri sera (27 luglio) nella piazza del Duomo “Vente conmigo”, della compagnia Flamencovivo. Gli artisti non si sono fatti scoraggiare e hanno dato luogo ad una rappresentazione in un crescendo di ritmo e musica. Tuttavia non sono riusciti a trattenere una parte del pubblico, che – vinto dal freddo e dall’umidità – ha piano piano abbandonato il luogo della performance.
La compagnia nasce nel 1998 sotto la guida artistica di Lara Ribichini prima ballerina e coreografa e Dario Carbonelli bailaor e coreografo degli spettacoli presentati dalla compagnia nei vari teatri italiani. Attualmente è in scena lo spettacolo “Vente conmigo”, un percorso guidato di musica e danza che rappresenta il flamenco come una forma teatrale completa dal linguaggio aperto, una fusione di generi musicali. Quindi chi ascolta il Flamenco – sostiene D. Carbonelli – ascolta jazz, blues, pop. Lo conferma lo spazio lasciato alla musica, alle chitarre di Daniele Bonaviri e Pasquale Ruocco, al violino del cubano Juan Carlos Albelo Zamora, poliedrico musicista (suona anche l’armonica ed il pianoforte). Quest’ultimo collabora con Pino Daniele e con il chitarrista Stefano Scarfone, con cui ha preparato un album in cui si spazia dal jazz al blues al flamenco. La fusione di generi musicali e di musica e danza è la principale caratteristica dello spettacolo e del curriculum dei due primi ballerini. Entrambi studiano danza classica (D. Carbonelli all’Accademia Nazionale di Danza di Roma), poi sono attratti dal flamenco. Questa passione li porta in Spagna, dove D. Carbonelli incontra Joaquin Cortes e Manolete. La passione per il flamenco, connubio di danza e dramma, li stimola ad una ricerca continua del genere e l’esperienza maturata nella loro permanenza a Siviglia (2000-2005 solisti nella compagnia flamenco di Javier Cruz) li spinge a ritornare in Italia per produrre cose nuove. Ecco che nel 2010 nasce lo spettacolo “Vente conmigo”, frase consueta del cante flamenco: sul palco sette ballerini (sei donne e un uomo), cinque musicisti: canto, chitarre (due), violino e percussione. Lara Ribichini appare sensuale, appassionata; incalzante il ritmo dei piedi nel veloce tacco punta delle scarpe.
Dario Carbonelli si esibisce con grinta e forza come un torero nell’arena; le sue braccia volteggiano e accompagnano i movimenti del corpo sensibile, che danza con gioia; quando i piedi battono sempre più veloci sul palcoscenico e sembrano non reggere più il ritmo frenetico, spingono l’artista a dei salti come possiamo vedere nelle danze moderne on the road. Forse ad un pubblico più tradizionale, che ama il passato dei grandi maestri, questo unito ai suoni jazzisti nella musica, non è risultato particolarmente gradito.