Il Festival Barocco anima il settembre sangimignanese

SAN GIMIGNANO. Ufficializzato il programma del Festival Barocco di San Gimignano, appuntamento tradizionale nel settembre sangimignanese giunto quest’anno alla settima edizione. Immutata la formula, che tanto successo ha portato negli anni scorsi con un costante incremento di pubblico e apprezzamenti della critica: spazio a capolavori e a compositori poco noti, se non addirittura sconosciuti, ma che meritano la massima considerazione, eseguiti secondo la prassi esecutiva del tempo con copie di strumenti antichi attingendo direttamente dalle fonti manoscritte e dopo attenta analisi da parte di esperti musicologi che collaborano sia col Festival che con i musicisti che vi partecipano. Anche fra gli esecutori saranno presenti giovani artisti accanto a Maestri più esperti e dalla carriera affermata, tutti comunque specializzati nello studio ed esecuzione della musica che va dalla fine del rinascimento fino, più o meno, alla morte di Bach ed Haendel.

Un occhio di riguardo, anche stavolta, sarà riservato all’Italia ed al suo stile e produzione musicale. In quel tempo, infatti, il nostro paese attirava i più grandi artisti di tutta Europa per apprendere il modo di fare pittura, scultura e anche musica. Ecco perché, ad esempio, nei lavori di compositori inglesi, francesi o tedeschi (ad esempio nel secondo concerto Haendel) si possono riscontrare stilemi tipici delle scuole musicali italiane. Fra i centri più importanti vi è sicuramente Napoli, al quale viene dedicato un intero concerto, a fianco di Roma, Firenze, Milano e Venezia. Altra peculiarità tipica di quel periodo è il musicista “multitasking”, ovvero in grado di suonare e spesso eccellere in più strumenti: basta osservare il programma, ad esempio, del primo e del terzo concerto per trovare polistrumentisti esecutori di cembalo, flauti, viola da gamba e anche cantori.

Di seguito il programma: