Il 23 luglio la terza serata di DestateVi con il fisiocritico Stefano Ricci Cortili, antropologo fisico e illustratore scientifico

SIENA. All’insegna del giallo la terza serata di DestateVi il 23 luglio all’Accademia dei Fisiocritici dal titolo “I corpi mentono. Le ossa accusano: cold case del Medioevo”. Fra analisi scientifiche e musica, il pubblico sarà condotto nel mistero di alcuni crimini medievali irrisolti, ricostruiti a partire dalle ossa. A svelarne le dinamiche omicidiarie, sarà il fisiocritico Stefano Ricci Cortili, antropologo fisico e illustratore scientifico, tecnico del laboratorio di Antropologia del Dipartimento di Scienze Fisiche della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Siena, una delle massime autorità in particolare nella ricostruzione anatomica dei primi ominini e collaboratore di autorevoli riviste scientifiche internazionali, quali ad esempio Focus, National Geographic e Nature.
Introduce la serata la proiezione di “Bone stories”, il cortometraggio del regista Gabriele Clementi incentrato sul “mestiere” di Ricci, già selezionato in numerosi festival del cinema archeologico in Italia, Spagna, Regno Unito e USA. A commentare i diversi cold case una coinvolgente colonna sonora di chitarra e contrabbasso elettrico suonata dal vivo da Jacopo Crezzini, musicista e studioso di archeozoologia e archeoacustica dell’Università di Siena.

Stefano Ricci_ColdCase Fisiocritici
Lo spettacolo inizia alle 21,30. Biglietto unico a 15 € che include anche un FisioDrink servito alle 21.00 e la visita libera, dalle 20.30, alle particolari mostre di arte contemporanea “Segno/Istante” di Cristina Gozzini, a tema zoologico, e “Chiaro di luna” di Sophie Ko, a tema botanico, allestite nel piano seminterrato e comprese nel progetto “Raggioverde” del Comune di Siena. Prenotazioni biglietti e info sul sito eventi.fisiocritici.it. In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà nell’aula magna.
Stefano Ricci Cortili ha collaborato con riviste di divulgazione scientifica quali Airone, Newton, Focus, Archeo, Archeologia Viva, National Geographic e realizzato le copertine dei periodici scientifici Nature e PNAS-Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America. Ha creato repliche in resina di reperti paleoantropologici per vari musei in Italia e all’estero tra cui il Museo Preistorico di Tautavel in Francia, la Sezione sull’evoluzione umana del Museo di Storia Naturale di New York e il Parco Archeologico di Melka Kunturè in Etiopia. Come antropologo ha pubblicato oltre 80 articoli scientifici, alcuni dei quali su riviste internazionali importanti come Nature, Current Biology e Journal of Human Evolution.
Jacopo Crezzini – Oltre allo studio dei resti faunistici fossili, Crezzini si occupa di archeoacustica, branca dell’archeologia che studia l’acustica in relazione ai siti e ai reperti. Come musicista, nel 2014 ha fondato a Siena “La Serpe d’oro”, gruppo musicale dedito alla diffusione e allo studio di stornelli e canti popolari toscani.